Preoccupato per le notizie di stampa per i casi di carbonchio e le conseguenti morti di bovini nel territorio dei Comune di Bronte, il sindaco di Capizzi, Giacomo Leonardo Purrazzo, si è affrettato a chiarire immediatamente la situazione nel proprio territorio comunale
“Nelle ultime ore sto ricevendo numerosi messaggi e richieste di chiarimenti in relazione alla notizia circolata in un articolo di stampa che titolava “Pericolo carbonchio, morti 15 bovini tra i Nebrodi e l'Etna”. I messaggi provengono per lo più da persone interessate a venire a Capizzi nel prossimo fine settimana per la IV edizione de “Il tartufo tra i sapori d’autunno”, in programma sabato 22 e domenica 23 ottobre.
La lettura del titolo dell’articolo senza i dovuti approfondimenti, purtroppo, può creare allarmismi che, allo stato, appaiono essere ingiustificati.
Dalla lettura dell’articolo si evince che i casi sono stati registrati nel territorio sud-orientale del Parco dei Nebrodi, nella zona di confine tra la Provincia di Messina e la Provincia di Catania.
Il Comune di Randazzo ha adottato una ordinanza finalizzata a prevenire la diffusione della malattia. Il Sindaco di Bronte ha convocato una conferenza di servizio invitando i sindaci dei comuni limitrofi per discutere sulla strategia da adottare al fine di adottare i provvedimenti del caso.
Capizzi si trova al limite sud-occidentale del territorio del Parco dei Nebrodi (in Provincia di Messina, al confine con la Provincia di Enna e, nelle vicinanze delle Madonie), zona in cui ad oggi non risultano essere stati registrati casi di carbonchio.
La competente Azienda Sanitaria non ha diramato comunicazioni di preallarme, per cui mi sento di rassicurare la popolazione e tutti gli interessati che nella nostra zona in atto non vi è presenza del batterio che cagiona la malattia, né alcun pericolo di contagio e/o epidemia.
La professionalità e la scrupolosità del personale veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, il cui Dipartimento è diretto dal Dottor Sferrazza, consentono di affermare, con assoluta tranquillità, che i prodotti provenienti dalle aziende presenti nel nostro territorio sono sicuri e non vi è alcun rischio.
Provvederemo a monitorare costantemente gli sviluppi di questo caso e forniremo le informazioni richieste”.
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