Nella mattinata dell’11 ottobre gli uomini della Squadra Mobile di Enna hanno arrestato la 43enne una A. C., di origini catanesi, resasi responsabile di una rapina all’interno di un negozio di prodotti per l’igiene, avvenuta lo scorso marzo, nei pressi del Castello di Lombardia, nonché di lesione aggravate nei confronti del commerciante titolare del negozio. Il reato era stato perpetrato in concorso con altri soggetti, fra cui alcuni figli della donna ed altri minorenni, già arrestati dai poliziotti ed affidati a comunità per minori, a seguito di analoghe misure cautelari disposte dal Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta.
In particolare, le positive risultanze investigative in ordine alla citata rapina ai danni del supermercato ennese venivano rassegnate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, ed il pubblico ministero titolare delle indagini, Giovanni Romano, richiedeva al G.I.P. l’applicazione alla donna della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel centro etneo, con obbligo di permanenza domiciliare nelle ore diurne. Tuttavia la donna, incurante delle conseguenze, violava ripetutamente la misura, sottraendosi ai controlli della polizia. L’autorità giudiziaria, pertanto, decideva di aggravare la misura cautelare, disponendo gli arresti domiciliari. Tuttavia la donna, riluttante ad ogni obbligo di legge, non ottemperava nemmeno a detta misura, evadendo persino dagli arresti domiciliari.
Pertanto, la Procura della Repubblica di Enna richiedeva nei confronti della donna la misura della custodia cautelare in carcere, ed il Giudice, accogliendo l’istanza, emetteva il provvedimento, eseguito dagli uomini della Squadra Mobile, che rintracciavano la donna nel capoluogo etneo, arrestandola ed accompagnandola presso la casa circondariale di Piazza Lanza a Catania. |