Il giudice del tribunale di Enna, Maria Luisa Bruno, questa mattina ha emesso una sentenza di condanna ad un anno e quattro mesi per Francesco La Giglia, per violenza sessuale (art. 609 bis del codice penale), la pena è stata sospesa, inoltre è stato condannato al risarcimento del danno in favore dalle parti civili, rappresentate dall’avv. Salvatore Timpanaro, da liquidarsi in sede civile. Riconosciuta sempre alla parte civile una provvisionale immediatamente esecutiva, dichiarata inoltre l’interdizione perpetua dell’imputato a ricoprire l’ufficio di tutore o protutore.
Parzialmente accolta la richiesta del, pubblico ministero che in fase dibattimentale aveva chiesto una condanna a 4 anni e sei mesi, applicando la riduzione di un terzo della pena per il rito abbreviato.
I fatti sono accaduti all’alba del 15 aprile giorno di Pasqua, la signora Teramo si era recata in un noto locale cittadino insieme al marito e ad una coppia di amici, presente nel locale anche Francesco La Giglia, il periodo è quello pre-elettorale ed i due si erano incontrati precedentemente in una riunione politica in cui si era discusso tra l’altro del candidato sindaco per il terzo polo. La Giglia e la Teramo si salutano e scambiano qualche parola, ma l’alto volume della musica ed il brusio all’interno del locale non permettono di capire le parole, La Giglia invita la signora a seguirla fuori per continuare la discussione al di fuori della confusione. Non appena fuori dal locale, secondo quanto raccontato dalla donna, La Giglia avrebbe strattonato e trascinato Teresa Teramo in piazzetta Caprini, distante pochi metri dal locale e avrebbe tentato un approccio sessuale non consenziente nei confronti della donna. Teresa Teramo si sarebbe difesa gridando e divincolandosi, ma nessuno ascoltò le sue grida d’aiuto, alla fine riuscì a fuggire e a ritornare nel locale. Nei giorni successivi sporse denuncia presso la locale stazione dei carabinieri, i militari dell’Arma iniziarono una serie di indagini coordinati dal PM del Tribunale di Enna Lo Cascio.
A seguito della condanna quasi sicuramente il difensore di Francesco La Giglia, l’avvocato Giuseppe Mormino, presenterà ricorso in appello. |