Finalmente è stata la volta buona dopo due consigli andati a vuoto per la mancanza del numero legale, nella serata del 24 marzo si è raggiunto il numero di consiglieri per deliberare su un’importante punto all’ordine del giorno, ovvero l’atto d’indirizzo per l’amministrazione per reperire, nel bilancio di previsione 2014, le somme necessarie per la variazione al Piano Regolatore Generale.
L’ufficio tecnico comunale diretto dall’Ing. Testa aveva previsto, nella sua relazione, una somma di 92.500 euro, il consigliere di maggioranza Salvatore Pidone ha contestato questa cifra, secondo il suo parere i lavori previsti potrebbero costare molto meno, il suo emendamento alla delibera prevede di non indicare alcuna cifra, ma solo di trasmettere all’assessorato regionale la disponibilità nel bilancio di previsione.
La delibera è stata approvata con l’appoggio dei consiglieri di maggioranza, ma anche con una parte dell’opposizione in particolare dei consiglieri dei gruppi del Megafono e del Partito Democratico, contrari i due consiglieri del Popolo e la Città – Forza Italia, Giacobbe e La Giglia. Il capogruppo Filippo Giacobbe ha rivelato, nel suo intervento che non esiste un pericolo di commissariamento, ma solo un richiamo affinchè si trovino al più presto le somme necessarie per la variazione.
All’inizio della seduta non sono mancate le polemiche tra la presidente dott.ssa Maria Di Costa ed il consigliere Avv. Filippo Giacobbe, sui tempi d’intervento, oggetto del contendere la nuova norma nel regolamento inserita dalla giunta, che prevede dei compensi a professionisti anche per progettazioni di lavori che non siano finanziati, secondo il consigliere d’opposizione questa norma potrebbe creare gravi danni erariali all’ente. La risposta del dirigente dell’UTC a queste affermazioni scritte, sono state anch’esse polemiche, ma nello specifico ha chiarito che essendoci stato un cambio di norma a livello nazionale di conseguenza anche il regolamento comunale andava cambiato.
Polemiche e distinguo anche tra lo stesso gruppo de “Il Popolo e la Città” ed il consigliere Giuseppe Mario Castello, quest’ultimo ritiene di far parte ancora di questo gruppo consiliare di cui è stato tra i fondatori prima delle elezioni, il capogruppo Giacobbe ritiene che per le ultime scelte politiche effettuate dal consigliere Castello, con votazioni che appoggiavano la giunta Malfitano contrastando di fatto la linea politica del Popolo e la Città, il consigliere è fuori dal gruppo. Il consigliere Giuseppe Mario Castello smentisce la sua adesione a nuovi gruppi consiliari e al NCD così come affermato da alcuni organi di stampa.
La trattazione dei successivi punti non è avvenuta a causa dell’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione, il loro gesto, ha fatto mancare il numero legale. Ancora una volta si è voluto sottolineare che senza la loro presenza la maggior parte dei consiglieri che sostengono l’amministrazione non si presenta ai lavori ed alle discussioni in aula e di conseguenza non intendono fare da stampella e da traino a questa giunta di governo.
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