Al via dal quattro ottobre, e fino a sabato dieci la prima edizione della Settimana Nazionale della Dislessia. Un appuntamento importante per sensibilizzare l’opinione pubblica sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento di cui la Dislessia fa parte insieme a Disgrafia, Didasculia e Disortografia.
Negli ultimi anni il problema dei DSA sta sempre più emergendo in tutti i suoi risvolti clinici, educativi e sociali. Ad oggi si stima che la Dislessia in Italia interessi circa 1.900.000 persone. A questa campagna di sensibilizzazione, promossa dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), partecipa anche l’IRCCS Associazione “Oasi Maria SS” di Troina, in quanto centro oramai specializzato in questo campo sulla base della pluriennale esperienza e i numerosi servizi attivati nei confronti delle famiglie che vivono con preoccupazione la possibile presenza di DSA nei propri figli.
I Dsa sono ancora poco conosciuti e alimentano preoccupazione e sospetti nei genitori allarmati a volte dai possibili comportamenti adottati dai propri figli, soprattutto in ambito scolastico. Una campagna di sensibilizzazione e informazione che serve dunque a capire meglio e conoscere i DSA relativamente alla diagnosi, ai protocolli, gli strumenti utilizzati e gli interventi da adottare.
All’ IRCCS “Oasi Maria SS” di Troina è possibile consultare il gruppo di lavoro costituito da una molteplicità di specialisti come psicologi, pediatri, pedagogisti, foniatri, educatrici professionali e assistenti sociali.
Il gruppo di esperti è costituito dal professore Serafino Buono, direttore UOC di Psicologia, coadiuvato da Santina Città, Valentina Sirna ed Enrica Pettinato in qualità di psicologi, Francesco Di Blasi e Claudia Cantagallo come pedagogisti, Emanuela Avola come pediatra, Biagio Rizzo in qualità di foniatra e infine Francesca Giambirtone come assistente sociale ed Emanuela Squillaci come educatrice.
L’accertamento diagnostico di un DSA di norma si realizza in due fasi distinte. La prima finalizzata al rilevamento dei criteri diagnostici di inclusione e la seconda ad individuare quelli di esclusione. Nella prima fase si applicano le prove relative alla valutazione del livello di sviluppo intellettivo e quelle necessarie per l’accertamento di un disturbo delle abilità comprese nei DSA. Nella seconda fase sono effettuate quelle indagini cliniche necessarie alla conferma diagnostica al fine di escludere la presenza di patologie o anomalie sensoriali, neurologiche, cognitive e/o gravi forme di psicopatologie. Il gruppo di specialisti interagiscono tra di loro in una prospettiva interdisciplinare al fine di formulare certificazioni cliniche legate ai DSA. Le attività sono realizzate inoltre sulla base delle più recenti linee guida e disposizioni legislative in materia. |