La riunione di domenica presso la Domus Peregrini in Piazza Garibaldi, organizzata dal Coordinamento Unitario per la Difesa del Tribunale e dal Comitato Referendario per l’abrogazione della riforma sulla geografia giudiziaria, aveva come unico scopo quello di ricompattare le forze per una nuova lotta che possa riportare l’attenzione sulla riapertura del Tribunale.
In questi mesi la lotta è venuta meno, l’ambiente si è raffreddato, le iniziative messe in campo, non ultima quella del comitato referendario è stata per l’ennesima volta respinta dalla Corte Costituzionale, tutto sembra andare verso la strada della conferma della legge che ha riformato la geografi giudiziaria italiana, i decreti correttivi hanno riguardato la riapertura delle sezioni staccate delle isole dell’Elba, Ischia e Lipari. Di Nicosia si è parlato solo per un parere della commissione giustizia del Senato e su questo appiglio si è basata la speranza.
Ha preso la parola l’organizzatore della serata il prof. Alberto Murè presidente del comitato referendario che in questi mesi non ha perso la speranza della riapertura, insieme all’avv. Salvatore Timpanaro del coordinamento unitario, entrambi hanno esortato all’unione di tutta la cittadinanza ed hanno illustrato le strade ancora possibili per far riaprire il tribunale, tra cui un nuovo referendum proposto ancora dai 9 consigli regionali che terrà conto delle rilevazioni della Corte Costituzionale e la convenzione tra stato e regione prevista dalla legge di stabilità attraverso la quale la regione Sicilia dovrebbe accollarsi le spese dei tribunali riaperti.
Poche le persone in sala a dimostrazione dello scarso interesse calato sulla questione, pochi gli interventi, tra i più interessanti e propositivi quello dell’avv. Anna Maria Gemmellaro che ha proposto di incontrare lunedì a Nicosia il sen. Lumia ospite di un convegno in città, una delegazione dovrebbe illustrare le varie strade ancora percorribili.
Tra interventi polemici, divaganti e propositivi, la serata non ha proposto altro, se non la richiesta di ritornare uniti verso l’unico obiettivo.
La riapertura del tribunale è una questione puramente politica, occorrerà capire quante persone sapranno ancora unirsi per un obbiettivo che ad oggi appare una lontana utopia.
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