I tre consiglieri comunali di minoranza Filippo Giacobbe, Francesco La Giglia e Santina Lo Votrico hanno presentato, nella mattina del 26 settembre, un’interrogazione indirizzata al presidente del consiglio comunale, al sindaco di Nicosia, al dirigente del terzo settore, all’ASP 4 di Enna e ad Acquaenna, con la quale si chiedono chiarimenti in merito all’ordinanza sindacale 71/2016 del 19 settembre, che vietava l’uso dell’acqua per fini potabili in via Umberto e nelle zone limitrofe.
Il 14 settembre, l’ASP di Enna dopo aver effettuato alcuni prelievi di campioni di acqua in diverse zone della città, segnalava un inquinamento microbiologico della rete idrica nella zona di via Umberto, comunicandolo il 17 settembre sia al sindaco di Nicosia che ad Acquaenna. Con questa segnalazione si chiedeva al sindaco di emettere tempestivamente un’ordinanza per vietare l’uso dell’acqua per fini potabili in tutta la zona interessata e ad Acquaenna di riportare i parametri di potabilità nella norma.
La nota dell’ASP arrivava in comune, all’ufficio protocollo, sabato 17 settembre, giorno in cui gli uffici comunali sono chiusi e veniva di conseguenza protocollata e trasmessa al sindaco solo lunedì 19 settembre, nello stesso giorno il primo cittadino emetteva l’ordinanza di divieto.
I consiglieri comunali si chiedono perché l’ASP 4 di Enna inviava la nota all’ufficio protocollo e non ai servizi manutentivi e tecnologici dell’ufficio tecnico comunale, causando un ritardo di due giorni a danno dei cittadini.
Gli interroganti lamentano anche approssimazione e superficialità nell’ordinanza, in quanto viene indicata oltre la via Umberto anche i dintorni, senza specificarne le vie interessate, questa approssimazione ha gettato nel panico i cittadini che non capivano da quale punto di prelievo arriva l’acqua nelle loro case.
Infine i consiglieri comunali lamentano l’intempestività della comunicazione ed un ritardo nella gestione dell’emergenza e chiedono a chi debbano essere imputate queste responsabilità.
I consiglieri chiedono che questa interrogazione venga immediatamente trattata nel primo consiglio comunale utile, attraverso una risposta scritta ed orale e che al momento della trattazione del punto siano presenti anche il sindaco, il dirigente del terzo settore, ed i responsabili dell’ASP 4 e di Acquaenna.
Ricordiamo che l’emergenza è rientrata il 23 settembre attraverso un’altro prelievo ed un analisi dell’acqua da parte dell’ASP, ricevuta questa comunicazione il sindaco ha revocato l’ordinanza di divieto dell’acqua per usi potabili.
Sergio Leonardi |