Il 21 settembre nell’aula consiliare del Comune di Nicosia si è tenuto un interessante incontro dal titolo “Ipotesi di recupero ecosostenibile di una struttura in calcestruzzo”, che ha visto la partecipazione di diversi esperti nel settore e tecnici che hanno spiegato con dovizia di particolari nuove tecniche di costruzione ecosostenibile.
Dopo i saluti del sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, ha introdotto l’argomento Laura Mancuso Prizzitano, architetto e studiosa di queste tecniche innovative di costruzione e di recupero di manufatti in calcestruzzo. La professionista ha illustrato le nuove tecniche costruttive utilizzando materiali naturali, come la terra, la sabbia, la lana, un ritorno al passato, utilizzando però tecniche costruttive importate da paesi in via di sviluppo. In queste nazioni si è fatta di necessità virtù, ovvero si sono utilizzati “materiali poveri”, ma naturali. Dal dopoguerra in Italia le case sono state costruite male, prevalentemente con il calcestruzzo, abitazioni brutte realizzate con un materiale che si deteriora con il tempo e già durante le fasi di costruzione, occorre riportare la cultura dell’abitare sostenibile, utilizzando materiali naturali ed ecosostenibili. Non si è parlato solo di nuove costruzioni, ma anche di recuperi di manufatti in calcestruzzo, un esempio verrà realizzato a Nicosia, invece di abbattere la struttura con costi elevati, ne verrà recuperata una che si trova in contrada Panotto.
Interessante anche l’intervento dell’amministratore della società cooperativa Guglielmino, di Misterbianco, che da anni si occupa di produrre questi materiali, sono stati portati in aula mattoni, tegole e piastrelle realizzate in terra cotta e terra cruda, dalla macinazione del laterizio ottengono il cocciopesto da cui si ricavavo della malte naturali. Diversi i lavori realizzati in tutta Italia, tra cui spiccano il padiglione del Marocco ad Expo 2015, ma anche interventi di costruzioni di abitazioni, lavori di restauro e conservazione di beni culturali a Catania, ma anche una sperimentazione continua ed una innovazione che ha fatto diventare la ditta Guglielmino leader in questo particolare settore.
Un intervento fondamentale anche quello di Firozi Bandpey Mohammad Hossein, architetto di origine iraniana progettista di abitazioni in terra cruda. Con molta dovizia di particolari ha illustrato la genesi e la costruzione della sua abitazione, realizzata a Monreale, a pochi chilometri da Palermo, un’abitazione tutta realizzata con tecniche e materiali costruttivi non usuali. Oggi l’architetto abita in una casa a misura d’uomo, dove non si sono utilizzati materiali inquinanti e dove il risparmio energetico è evidente, confrontandolo anche con i vicini di casa che hanno realizzato abitazioni con materiali “tradizionali”.
Durante il recupero del manufatto in calcestruzzo in contrada Panotto, si terranno, contestualmente alle fasi di lavorazione del cantiere, dei laboratori aventi la finalità di mettere in pratica e divulgare gli argomenti trattati durante la presentazione, questi laboratori si occuperanno di realizzare mattoni in terra cruda, isolamento della struttura con terra e lana di pecora, costruzione di muri interni ed esterni con il metodo del torchis, realizzazione intonaci in terra cruda e finitura esterna in terra e calce.
Sergio Leonardi |