La vicenda del ridimensionamento dell’ospedale di Nicosia occupa ormai da qualche giorno non solo le prime pagine dei giornali, ma è anche fonte di preoccupazioni per i cittadini non solo nicosiani, ma dell’intero circondario.
Il 15 settembre in piazza Garibaldi si è tenuto un consiglio comunale urgente e straordinario, il tema principale sono le azioni da intraprendere per salvare l’ospedale di Nicosia da un probabile declassamento e depotenziamento dei reparti, con grave nocumento per la salute dei cittadini.
Presenti al gran completo i consiglieri comunali, giunta e sindaco, insieme alle delegazioni dei comuni di Capizzi, Cerami, Gagliano Sperlinga e Troina, presente anche il rappresentante provinciale di Assoconsumatori.
Dopo la crono-storia delle vicende degli ultimi giorni che hanno condotto alla convocazione del consiglio comunale, da parte della presidente del consiglio comunale di Nicosia, Annarita Consentino, la parola è stata presa dal sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli.
Un primo cittadino che in questi giorni ha sentito e incontrato diversi suoi colleghi coinvolti nella medesima vicenda, ha sentito il presidente della sesta commissione regionale sanità all’ARS, l’assessore alla sanità Gucciardi, sostanzialmente i sindaci sono pronti alla battaglia sotto ogni forma, ma dall’ARS a Palermo arriva una probabile marcia indietro. In ogni caso il sindaco ha invitato tutti i consiglieri ed i cittadini nicosiani all’unità in questa lotta fondamentale per la sopravvivenza di un’intera comunità.
Dai toni forti e decisi anche la presidente della commissione consiliare compente in materia di sanità, Maria Di Costa, che non si fida delle promesse politiche ed invita anch’essa la cittadinanza all’unione e alla lotta,
Tutti dello stesso tenore gli interventi dei diversi consiglieri chi in modo più pacato e chi in modo più deciso si sono alternati a parlare, Carmela Castrogiovanni, Graziella Trovato, Giusi Gentile che ha ricordato l’articolo 32 della Costituzione sul diritto alla salute.
Pippo Bruno di Assoconsumatori ha sottolineato le incongruenze nelle dichiarazioni di questi giorni dei diversi protagonisti della politica regionale, che dopo aver capito le contestazioni in corso hanno fatto marcia indietro, non rivendicando il provvedimento, in un misero ping pong di responsabilità.
Più polemico l‘intervento del consigliere Francesco La Giglia, che ha ricordato come sia il PD al governo della regione e della nazione e che solo a questo partito siano ascrivibili i tagli alla sanità.
Il consigliere Filippo Giacobbe ha invece presentato, di concerto con il suo collega La Giglia, una proposta in tre punti: istituzione di una commissione di vigilanza permanente presieduta dal sindaco di Nicosia Luigi Bonelli e con la presenza di tutti i sindaci del circondario facente riferimento all’Ospedale “Carlo Basilotta” di Nicosia per un incontro con il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta; immediata attivazione di un presidio permanente rappresentato dal sindaco Luigi Bonelli dentro l’ospedale “Basilotta” allo scopo di sensibilizzare la direzione sanitaria dello stesso presidio ospedaliero; immediata convocazione, da tenersi a Nicosia nei locali dell’ospedale Basilotta, del comitato dei sindaci per un incontro con la direzione Sanitaria ed il manager della struttura En 2 ed En1 per la salvaguardia di quest’ultimo presidio ospedaliero.
Per il consigliere Sigismundo Li Volsi, la politica può risolvere questi problemi, mentre la consigliere Santina Lo Votrico ha promesso di uscire dal PD se il suo partito continuerà con questa politica mortificante per il territorio.
Solidale con le azioni dell’amministrazione il consigliere comunale Salvatore Vega, preoccupata, ma pronta alla lotta invece la consigliera Luciana Spedale.
Il consiglio comunale si è concluso con la lettura del documento, da parte della presidente Consentino, votato all’unanimità dal civico consesso, che verrà consegnato al presidente della Regione Sicilia, al presidente della sesta commissione all’ARS, all’assessore regionale alla salute e al direttore generale dell’ASP di Enna. Sostanzialmente si chiede entro 10 giorni dalla consegna un incontro con i soggetti riceventi il documento, per capire i reali intendimenti sull’ospedale di Nicosia, che come già agli atti dovrà essere mantenuto e potenziato, cosi come da delibera consiliare del 30 giugno 2016.
La serata si è conclusa con la struggente lettura della lettera di Laura Maccarrone, una madre coraggiosa, che chiede la non chiusura dell’ospedale, descrivendo l’umanità e la professionalità del personale del nosocomio, questa madre ha un figlio gravemente malato che rischia la vita giornalmente, senza l’ospedale di Nicosia sarebbe già morto, tutta la piazza ha ascoltato commossa in religioso silenzio.
Sergio Leonardi |
