Il 4 novembre è la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, la data ricorda la vittoria nel 1918 della prima guerra mondiale, quando le forze armate italiane costrinsero gli austro-ungarici a firmare l’armistizio ponendo fine alla grande guerra.
Anche Nicosia ricorda i caduti e celebra le forze armate nei luoghi simbolo della città. Dopo una messa celebrata in cattedrale ed officiata da Padre Santino Paternò, a cui hanno presenziato tutte le autorità civili e militari di Nicosia, è partito il corteo, accompagnato dalla banda musicale diretta dal maestro Tamburello, lungo la via fratelli Testa e la via Roma, ha raggiunto rapidamente il monumento ai caduti di Nicosia a Santa Maria di Gesù, qui è stata depositata una corona di fiori sotto il monumento con l’accompagnamento delle note del silenzio e dell’inno nazionale.
Il corteo si è successivamente mosso lungo la via Umberto I, per raggiungere la villa comunale intitolata alla vittima di mafia Antonino Burrafato, anche in questo luogo è stata depositata una corona di fiori in presenza di autorità politiche con in testa il sindaco Sergio Malfitano, la giunta, consiglieri comunali ed i comandanti della guardia di finanza, carabinieri, polizia, guardia forestale e polizia penitenziaria.
Un altro luogo in ricordo dei caduti, è davanti alla sede dell’ex ospedale di Nicosia dove una targa ricorda il sacrifico delle due crocerossine Costanza Bruno e Maria Cirino di cui quest’anno si ricordano i 70 anni della loro morte, avvenuta durante il loro sevizio. Anche in questo luogo è stata depositata una corona di fiori.
L’intero corteo attraverso la via Li Volsi e la via fratelli Testa, ha raggiunto piazza Garibaldi dove, sulla facciata del Palazzo Comunale, sono state deposte due corone di fiori accanto ad una lapide che ricorda i caduti della prima guerra mondiale.
A conclusione della manifestazione, la banda musicale ha accompagnato i reduci ed i combattenti presso la loro associazione dove sono stati salutati terminando questa giornata di festa e di unità nazionale.
Maria Teresa La Via
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