Aldo La Ganga ex assessore del Comune di Nicosia ai tempi della giunta La Via, oggi scrittore, imprenditore ed editore, dopo aver organizzato l’evento culturale “Le tre giornate di Davì”, che ha in città ottenuto un notevole successo di pubblico e critica, continua la sua opera in favore del territorio, un’operazione innovativa per stimolare la discussione ed il dibattito.
Il 26 novembre ha organizzato un convegno dal titolo “Un nuovo municipalismo - Il ruolo del comune nella trasformazione libertaria della società” egli stesso ci ha voluto svelare il perché di questo convegno e cosa lo ha portato a questo nuovo dibattito “Perché tanti cittadini, amministratori locali,associazioni, sentiamo il bisogno di costruire una nuova realtà sociale valorizzando e riscoprendo la nostra storia, il nostro territorio. Sentiamo il bisogno di una realtà che riporta in primo piano una tematica fondamentale: la tensione comunitaria. Sentiamo il bisogno nell’ambito delle nostre comunità, quartieri, villaggi e città non solo di lavorare insieme, ma di vivere insieme. Sentiamo la necessità di far nascere un nuovo concetto di cittadinanza, dove i cittadini tutti ritrovano la forza per resistere al potere centrale e al potere dei media. Sentiamo il bisogno di riscoprire le nostre origini comunitarie, la nostra storia e valorizzare il nostro patrimonio artistico, ambientale e umano”. Conclude Aldo La Ganga “Proprio a Nicosia 20 anni fa si fondava e si costituiva la rete delle piccole città storiche di Sicilia. Questa nuova visione politica, coincide con una nuova visione municipalista libertaria è partecipativa dei cittadini”.
Si può essere più o meno d’accordo con le idee e le proposte di Aldo al Ganga, lo si può amare o odiare, accogliere o combattere, quello che è certo, il personaggio e le sue idee sono uno stimolo continuo al dibattito ed al confronto.
Non mancheranno certamente gli illustri ospiti che sapranno stimolare e rendere il convegno un occasione non solo di crescita, ma un laboratorio di idee e proposte per l’intera comunità.
Sergio Leonardi |