Non mancano le soddisfazioni per i giovani nicosiani in questi giorni, dopo i successi sportivi, anche quelli nel sociale ed i ragazzi nicosiani della III D del Liceo Linguistico Fratelli Testa hanno dimostrato doti artistiche e di sensibilità uniche.
Appena un anno fa nel maggio del 2013 la Fondazione Ebbene, la cui “mission” è quella di realizzare preziose iniziative in ambito sociale, contattò il Liceo per un progetto di valorizzazione del proprio territorio attraverso la tecnologia. Furono scattate diverse foto al castello, chiese, strade, illuminazione, furono lanciati vari appelli come quelli di avere più cura del proprio paese.
Il 30 maggio 2013 l’intera classe andò a Catania per la premiazione e con grande soddisfazione risultarono primi in tutta la Sicilia in ambito fotografico in quell’occasione fu assegnato un attestato, mentre per l’anno successivo era previsto un premio in denaro dopo aver realizzato un intero set fotografico.
Qualche settimana fa, la professoressa Maria Rita Scardino, tra le maggiori artefici per la riuscita del lavoro dei suoi allievi, venne contattata da una sua collega ricevendo maggiori dettagli sul premio.
Il 18 marzo 2014 i ragazzi (Graziano Rizzo, Gaia Campo, Davide Campione, Marco Rizzo e Antonino Battaglia) e la loro insegnante (Maria Rita Scardino) si sono recati presso la sede principale della fondazione ÈBBENE a Catania in via Pietro Carrera, dove accolti dal presidente e dai vari membri, sono andati a visitare alcuni centri per disabili, rifugiati e poveri, hanno visitato luoghi confiscati alla mafia, centri per i giovani tossicodipendenti, luoghi in cui si insegnava l'italiano agli immigrati. I ragazzi si sono divertiti a fotografare persino nei minimi dettagli questi luoghi, guidati per tutta la giornata dai volontari e imparando da loro una lezione di vita.
A fine giornata i ragazzi del liceo hanno ricevuto il loro meritato premio: un assegno del valore di 500 €, ma forse il vero premio è stato il contatto con una realtà difficile in cui il volontariato diventa l’unico sostegno per colmare le lacune di un welfare lento e poco sviluppato, laddove, invece, si richiedono urgenti interventi di assistenza a categorie deboli e in condizioni di fragilità.
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