La posa delle cuspide sulla sommità della torre campanaria è stata l’occasione per poter visionare non solo come il manufatto è stato collocato ed i lavori necessari per il completamento, ma anche la possibilità di visionare per la prima volta da vicino lo stato dei lavori e le tante bellezze nascoste dal ponteggio.
Per arrivare sulla sommità della torre campanaria si può salire con il montacarichi, non più di sei o sette persone per volta, accompagnati dal personale addetto, salendo si ammira già un panorama particolare e si possono osservare strade, piazze e palazzi da un’angolatura diversa.
Arrivati in cima lo spettacolo che si presenta è affascinante, per chi non si offre di vertigini quello che si presenta davanti agli occhi è un panorama senza precedenti a 360 gradi su tutto il centro storico, circondato dalle colline del SS. Salvatore, di Santa Maria Maggiore, con le due chiese che spiccano su tutto il panorama, un’esperienza da ripetere, piazza Garibaldi ed i palazzi baronali hanno un aspetto diverso ed un fascino particolare.
La discesa è avvenuta, volontariamente, attraverso le piccole botole presenti nel ponteggio, si incontrano bifore, trifore, elementi architettonici diversi per ogni lato ed ogni piano della torre. Le enormi campane di bronzo ormai ferme da decenni sono senz’altro tra le più misteriose ed affascinanti, all’interno una stanza senz’altro da ripulire, e piena di sensori per capire lo stato di salute della torre e le sue vibrazioni.
Scendendo si incontrano diversi elementi interessanti, rosoni, scoli per le acque, stemmi baronali, sculture e visi.
Tutto dovrà essere studiato, capito e catalogato dagli studiosi, di questa autentica opera d’arte, ad oggi tristemente nascosta agli occhi dei nicosiani.
Scendendo si possono ammirare anche i capolavori nascosti del portale della cattedrale, il rosone, statue, simboli e scritte in latino.
Tanto c’è ancora da fare per completare il restauro della torre, prima che possa realmente diventare fruibile ai turisti ed ai nicosiani, in questi anni la copertura con l’impalcatura ha dato al monumento un aria di mistero e di fascino che senz’altro andrà riscoperto con la rimozione del ponteggio.
Sergio Leonardi |