Il Movimento per la Difesa dei Territori, nel giorno d’inizio dei lavori per il posizionamento della cuspide della torre campanaria della cattedrale di Nicosia, scrive alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna.
In questa lettera MDT da alcuni suggerimenti alla Soprintendenza, la soluzione migliore secondo l’associazione nicosiana è quella di non posizionare nessuna cuspide sulla torre campanaria, questo intervento si potrà portare a termine in futuro, quando si sarà trovata una soluzione al problema dell’ettringite che ammalora la torre. L’importante è restituire la pregevole torre campanaria gotico-normanno alla città, rimuovendo al più presto l’insopportabile ponteggio.
MDT è consapevole che questa richiesta non verrà presa in considerazione e la cuspide verrà posizionata così come da programma e per questo motivo MDT vuole accertarsi che si proceda contestualmente all’installazione di un sistema parafulmini, necessario perché entrambe le cuspidi di Nicosia (SS. Salvatore e S. Nicola) sono state distrutte da fulmini e non da semplici vibrazioni e ancor più necessario qualora si dovesse procedere con una copertura in rame o altro materiale metallico conduttore ed inoltre si proceda immediatamente ad un ancoraggio provvisionale, nel caso in cui sia previsto un ritardo dell’ancoraggio definitivo, onde evitare che le condizioni climatiche in peggioramento possano spostare la cuspide “appoggiata”, con le conseguenze che ne deriverebbero.
Nella missiva MDT auspica anche che la rimozione del ponteggio sia una priorità assoluta, idealmente già all’indomani dell’ancoraggio della cuspide e non dopo il completamento della copertura, pur comprendendo le esigenze di sicurezza del cantiere.
In conclusione MDT chiede un aggiornamento sulla nuova “variante” progettuale (ovvero coper-tura in lastre di rame piuttosto che scaglie di plastica), in quanto nulla risulta dal nostro primo accesso agli atti effettuato giorno 12 agosto; gradiremmo sapere quando la nuova documentazione sarà disponibile in modo da poterla visionare assieme agli altri dettagli che abbiamo già annotato, per poi poterne discutere con la Soprintendenza.
Sergio Leonardi |