Nel 2017 si celebra il Bicentenario della Diocesi di Nicosia, creata con bolla papale da Pio VII il 17 marzo 1817.
Attualmente conta 12 comuni, Agira, Assoro, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Gagliano, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Regalbuto, Sperlinga e Troina, sono presenti una cattedrale, due basiliche e 40 parrocchie, in totale meno di 80mila abitanti.
Padre Nicola Ilardo, delegato e responsabile dei festeggiamenti per il bicentenario, ha convocato, presso il seminario vescovile di Nicosia una riunione con i sindaci dei Comuni della Diocesi, per creare un clima di condivisione, dialogo, e confronto con le istituzioni.
Purtroppo l’invito è stato sottovalutato dagli amministratori locali, presenti solo gli assessori dei comuni di Catenanuova, Gagliano e Nicosia.
In questa occasione è stato presentato a grandi linee il programma delle celebrazioni, che avranno inizio il 6 dicembre 2016, giorno di San Nicola patrono di Nicosia e termineranno il 6 dicembre del 2017.
In questo arco di tempo sono stati previsti diversi eventi, a marzo a Nicosia si svolgerà il sinodo di tutti i vescovi siciliani, il 29 giugno farà visita alla Diocesi il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI, ma negli intendimenti degli organizzatori c’è la speranza che papa Francesco accetti l’invito per la visita pastorale a Nicosia.
In ogni Comune della Diocesi durante la festa del santo patrono verrà celebrato un giubileo con la presenza del vescovo Salvatore Muratore.
I Comuni presenti sono stati invitati a realizzare delle guide storico-turistiche, ad organizzare eventi legati al bicentenario e a decorare strade e piazze in modo da ricordare l’evento.
L’appello è stato accolto benevolmente dagli amministratori presenti, sollevando anche problematiche legate alla viabilità ed ai collegamenti tra paesi, vero punto debole di queste celebrazioni, sperando che questa ricorrenza riapra il dibattito politico per la soluzione dei problemi.
La riunione con i sindaci è stata aggiornata ad altra data sperando che questa volta si ottenga una presenza più elevata, solo con l’unità d’intenti sarà possibile raggiungere successi e traguardi significativi per tutta la comunità diocesana.
Sergio Leonardi |