Secondo appuntamento quello che ha visto in scena, ieri sera, nella suggestiva cornice dell' ex Stazione di Leonforte, lo spettacolo teatrale "Segni di mani femminili" della compagnia catanese Banned Theatre.
In corsa per il premio come Migliore Spettacolo e per la Migliore Attrice Protagonista ( Valentina Ferrante), anche questa nuova rappresentazione e' riuscita ad ottenere un notevole successo di pubblico, chiamato ad esprimere il proprio indice di gradimento in maniera del tutto anonima, ed a portare in palcoscenico una storia profonda, toccante e ben tratteggiata nella sua interezza.
Il ritratto dipinto con pennellate decise e dai contorni intensi, e' quello della comunità ebraica stanziata in Sicilia a partire dal IV secolo d. C. fino alla cacciata del 1492. Decisione, indubbiamente, fuori dagli schemi quella di portare in scena uno spaccato di vita di cui restano pochissime tracce e pochissime notizie riguardante una comunità, quella ebraica, cui erano affidati principalmente i mestieri legati al " vile" denaro basilari per l'economia dell' isola che sarà fortemente danneggiata, anche in tal senso, dalla loro cacciata. Sicuramente originale e, per alcuni versi, " moderna" la condizione delle donne che, in una società di stampo patriarcale, affermavano comunque il loro diritto all' indipendenza e all'istruzione. Donne autonome, capaci di gestire i loro patrimoni, di avere un ruolo attivo nelle decisioni inerenti le nozze e di svolgere molte professioni, soprattutto quella medica. Tra le tante storie femminili, ieri sera il pubblico leonfortese ha avuto la possibilità di conoscere quella di Virdimura, donna ebrea, licenziatasi dottoressa in medicina a Catania nel 1376 che dichiarò pubblicamente, in seguito ad una travagliata vicenda personale, di voler curare i poveri ed i bisognosi. Quella di Virdimura può essere considerata una sorta di " silenziosa rivoluzione" nutrita di angoscia e speranza che diventano, quasi, le due facce della stessa medaglia e l' uno il sentimento complementare dell' altro capace di fornire e alimentare la spinta al cambiamento e all'azione.
Affrontato, attraverso la storia personale della protagonista, il tema generale della diversità e dell' intolleranza e delle conseguenze dell'odio e della paura di cui, purtroppo, la storia del popolo ebraico costituisce l'esempio storicamente più eclatante.
Lo spettacolo, portato in scena dagli attori Nunzio Bonadonna, Micaela De Grandi e Valentina Ferranti, si è avvalso dell'originale contributo audiovisivo realizzato ad hoc dal video maker ed artista Alessandro Aiello e dell'efficace presenza in video dell'attrice Nellina Lagana'. Svariati e perfettamente correlati tra di loro i diversi linguaggi teatrali e le diverse forme espressive: teatro classico, contemporaneo e di ricerca, commedia dell'arte, pantomima, teatro delle ombre.
La compagnia teatrale Banned Theatre nasce a Catania nel febbraio del 2014 dalla collaborazione degli attori e registi Micaela De Grandi, Valentina Ferrante e Valerio Tambone ed ha già all'attivo vari laboratori e varie produzioni teatrali; " Segni di mani femminili" e' stato scritto e realizzato nel 2015 per I-ART al Palazzo della Cultura di Catania. La missione della compagnia e' quella di una divulgazione culturale a respiro internazionale con una connotazione artistica volta alla ricerca ed alla conoscenza delle culture di tutto il mondo cercando nelle letterature di ogni latitudine, nelle musiche di ogni paese, nella cultura dei popoli più lontani, oltre che nella propria, la fonte della sua creatività. Formazione e ricerca sono i pilastri del progetto Banned Theatre.
Umanità, tolleranza, condivisione, rispetto: questi i valori incarnati da un racconto caratterizzato da una scrittura dal ritmo incalzante e da un movimento attoriale di forte impatto e innovazione per ribadire l' urgenza dell'accettazione dell'altro che non è mai stato così simile, necessario ed imprescindibile come " parte diversa ma dello stesso corpo".
Continua il successo della rassegna teatrale legata al " Premio Città di Leonforte", unico riconoscimento istituzionalizzato in provincia di Enna avente l'obiettivo di portare in scena, anche in un piccolo contesto territoriale, il grande teatro d'autore.
Francesca Tremoglie |
