Alla vigilia della XXII Sagra “du Pipi e du Cavatieddu atturratu”, prodotti d'eccellenza della cucina ceramese, esplode la protesta dei giovani del Movimento Politico Culturale AttivaMente, che con una lettera aperta ai loro concittadini ripercorrono le vicende che li hanno visti coinvolti in questi ultimi mesi.
A scatenare il loro malcontento sono le modalità con cui l'amministrazione comunale ha gestito i rapporti con le varie associazioni del paese nello stilare il cartellone di eventi e manifestazioni che allieterà i ceramesi in queste ultime battute d'estate. In particolare, i soci di AttivaMente lamentano la pilotata esclusione dall'organizzazione della ormai tradizionale sagra dei prodotti tipici locali.
Dopo la positiva riuscita della manifestazione dello scorso anno, determinata dalla collaborazione e dall'impegno condiviso tra tutti i gruppi associativi di Cerami, era infatti stata avanzata una nuova proposta di unione, subito osteggiata dagli amministratori. Il motivo? I rapporti poco distesi con l'associazione capofila, AttivaMente appunto.
I soci mettono in evidenza la poca attenzione e il poco interesse nei confronti della valorizzazione e promozione delle prelibatezze culinarie locali. Ma a preoccuparli è soprattutto l'ormai inarrestabile politica della disgregazione sociale messa in atto dagli amministratori.
Questa la lettera integrale:
Dalla Sagra dell’Unione alla Sagra del Padrone: le ragioni del NO
Cari Ceramesi, Vi scriviamo per chiarire la nostra posizione riguardo l’organizzazione della Sagra “du Pipi e du Cavatieddu atturratu” e i motivi che hanno determinato la scelta di non parteciparvi.
Il nostro racconto parte dall’estate del 2015, vissuta all’insegna della monotonia, del vuoto, “della crisi e dell’austerità”. Ad agosto inoltrato noi giovani di “AttivaMente”, spinti dall’entusiasmo suscitato dalla partecipazione a Expo Milano 2015 e dalla voglia di proseguire sulla via della valorizzazione dei prodotti tipici locali, pensiamo di organizzare la tradizionale Sagra.
Coinvolta l’amministrazione comunale, contattate tutte le altre associazioni (cosa mai avvenuta !) e ottenuta la massima disponibilità alla collaborazione, parte la macchina organizzativa !
Grande è il sostegno ricevuto dai cittadini e dalle attività locali, il cui contributo economico e morale si mostra essenziale per la buona riuscita dell’evento.
Entusiasti sembravano anche i nostri amministratori.
Sembravano, avete letto bene !
A pochi giorni dalla manifestazione iniziamo infatti a notare distanze e malumori e, nonostante l’imminenza, diventa faticoso ottenere le ultime autorizzazioni.
Sistemata ogni cosa, l’11 settembre Sindaco e Vice Sindaco vengono invitati alla cerimonia d’apertura e ricevono i biglietti omaggio.
Giungiamo così al 12 settembre, data della sagra. Tutto è pronto. Sono le 18 e tutti sono presenti: il parroco Pitronaci, i rappresentanti delle associazioni e la gente attirata dall’esibizione della banda.
Tutti presenti? Non proprio! Mancava lui: il Sindaco, che preferiva rimanere seduto al bar.
Aspettiamo ancora un po’. Niente. Gli viene allora ricordato l’appuntamento. Basito, afferma di non saperne nulla e imbarazzato si reca sul luogo dell’inaugurazione, per poi scomparire dalla scena.
Passano i giorni, la gente si complimenta per la buona riuscita dell’evento e le attività locali chiedono già di poterne essere parte attiva l’anno successivo. Insomma, la serata aveva messo tutti di buon umore. Tutti tranne gli amministratori !
Ma cosa aveva scatenato la loro ira funesta ? Nientepopodimeno che alcuni post e commenti apparsi su Facebook, in cui si elogiava il lavoro svolto dalle associazioni coinvolte nell’organizzazione della Sagra senza nessuna menzione all’amministrazione o in cui, pensate un po', si sottolineava la lontananza di quest’ultima.
Che grave colpa abbiamo avuto in questo noi ragazzi di AttivaMente… Non siamo riusciti a controllare le menti e i pensieri della gente! Ma, del resto, cosa potevamo aspettarci da gente che trascorre il proprio tempo ad analizzare ogni notizia apparsa sui social ? Da gente che richiama all’ordine o ammonisce per un “mi piace” su Facebook ?
Ma torniamo a noi. Pensando che tutto sia stato superato e vista l’esperienza positiva della Sagra 2015 pensiamo di riproporla.
Il primo luglio riuniamo le associazioni che, oltre a confermare la loro collaborazione, sottoscrivono la richiesta di autorizzazione per organizzare l’evento. Si propone la data del 20 agosto, unico sabato libero da festeggiamenti religiosi. Pensando di migliorare la manifestazione e prevedendo un’uscita complessiva di circa 3000 euro “si richiede un contributo economico per poter affrontare le spese organizzative”. Per evitare qualsiasi cattiva interpretazione dell’italiano, che come sostenuto da qualcuno “è interpretabile e ognun vi legge quel che vuole”, riportiamo la definizione del termine contributo presente nell’Enciclopedia Treccani: «Quello che si dà, quale propria personale offerta, per il raggiungimento di un fine al quale collaborano più persone». Quindi, non si stavano chiedendo 3 mila euro, ma una “quota di compartecipazione”.
“Avete fatto come quelli che entrano in casa, senza bussare e senza chiedere il permesso al padrone”.
Questa la frase che l’11 luglio ha accolto Michele Chiovetta, presidente di AttivaMente e alcuni soci, tra cui il consigliere Cacciato, durante l’incontro con il Vice Sindaco. Lo stesso fa emergere che l’amministrazione, avendo buona disponibilità economica, stava già provvedendo a organizzare l’estate ceramese, Sagra compresa.
Del resto, quest’anno i soldi ci sono ! Quest’anno tutto si è sbloccato ! Quest’anno… è la penultima estate prima delle elezioni del 2018 !
L’incontro non è decisamente andato come sperato !
Abbiamo cercato di dialogare, ma ancora una volta, come sempre, abbiamo trovato la porta chiusa !
La conferma arriva il 14 luglio, quando in aula consiliare il Sindaco incontra le associazioni e, senza giri di parole e con una certa ostilità, afferma che la Sagra è in programma, è stata assegnata ad un’altra associazione e che “nessuno vieta a questa di chiedere la collaborazione”.
Avrete capito. Il problema non era né la collaborazione tra associazioni né l’attività della Sagra in sé né la richiesta di contributo. Il problema eravamo noi ragazzi di AttivaMente.
Ma il Sindaco nega l’evidenza e, mentre il Vice Sindaco riprende il concetto di padrone, vengono contestate sia la buona riuscita della Sagra 2015 che l’unione di intenti tra i vari gruppi.
Arriviamo così al 28 luglio. Giorno in cui l’associazione Vos, a cui è stata affidata la gestione della Sagra, convoca una riunione.
“Come sarà organizzata la sagra ? Sarà gestita come lo scorso anno ?”
Queste le domande fatte durante l’incontro. E queste le risposte: nessun biglietto, nessuno stand, nessuna promozione... niente di niente ! È stato imposto che la Sagra 2016 fosse completamente diversa rispetto a quella organizzata l’anno precedente. Insomma, la solita abbuffata ! Si parla anche di associazioni “comune dipendenti” e della conseguente impossibilità di dire di no.
Dopo avervi dato una panoramica dei fatti, vi riassumiamo i motivi per cui abbiamo deciso di NON partecipare:
1. Abbiamo un’idea diversa di Sagra, attività che punta alla promozione del paese e dei prodotti locali. Organizzarla secondo le direttive date dall’alto significa fare passi indietro e non in avanti.
2. Senza biglietto il prodotto non viene valorizzato, si crea disordine e non viene garantita la distribuzione a tutti.
3. Siamo stati tagliati fuori dall’amministrazione, che, tra l’altro, ha cercato di seminare discordia tra associazioni.
4. L’amministrazione ha ostacolato una proposta di unione. Il NO è stato detto non solo ad AttivaMente ma anche ad altre 11 associazioni.
5. Si tratta di uno spreco di denaro pubblico. La “nostra Sagra” metteva insieme le attività di giorno 17 e 20 agosto, per cui sono stati stanziati rispettivamente 1.300 euro e 2.000 euro per un totale di 3.300 euro. Ricordiamo che l’anno precedente la Sagra era stata organizzata a costo zero per il Comune e si era conclusa con un utile di 980 euro che in accordo si era deciso di utilizzare per l’organizzazione della Sagra 2016.
Il nostro NO non deriva dal non essere l’associazione capofila, ma dal modo in cui è stata gestita la nostra esclusione dall’alto e dalle modalità organizzative della manifestazione.
Il nostro NO non va a ledere quei rapporti di unione promossi lo scorso anno. Tanto è vero che questa unione è stata confermata dalla compattezza nel dire no anche da parte di altre associazioni libere da qualsiasi vincolo con l’amministrazione.
Il nostro NO non va all’associazione Vos, che offre da anni un servizio essenziale alla nostra comunità. A tutti i volontari va il nostro sostegno morale e l’augurio per la buona riuscita di questa e delle altre attività in programma.
A tutti auguriamo di trascorrere al meglio questa estate o ciò che ne rimane ! Godetevi gli eventi in programma, come al solito concentrati nel periodo della festa organizzata dal Sindaco/Superiore !
E se qualcosa non va, non state in silenzio. A noi hanno tolto l’organizzazione della Sagra ma di certo non toglieranno mai la libertà di parola e di pensiero indipendente.
I giovani di “AttivaMente" |
