Il 18 agosto, come da tradizione, si svolge una delle celebrazioni più sentite nel piccolo borgo di Sperlinga, la processione di Santa Liberata.
La processione parte dalla chiesa di San Giovanni, la statua, che raffigura la santa crocifissa, viene posta su un automobile e percorre le vie del centro di Sperlinga, seguita da molti fedeli, autorità civili e militari e dalla banda musicale.
Secondo la tradizione Liberata era la figlia di un console romano della Galizia, in Spagna, anche se studi più recenti affermano che sia nata in Gallia ossia in Francia. L'iconografia la raffigura crocifissa, anche se non è certa questa tipologia di martirio, in quanto sulla sua vita non ci sono notizie storiche precise e certe.
La devozione a Sperlinga risale ai primi del ‘900 e si ricollega ad un episodio miracoloso: si stavano effettuando i lavori per la strada che collega Nicosia a Sperlinga e per scavare si usavano le mine, una di queste ad un tratto si inceppò e all'arrivo dei lavoratori, che erano giunti sul posto per controllare, scoppiò improvvisamente ferendoli. Alcuni di loro erano calabresi e incominciarono ad invocare una santa che essi veneravano, allora sconosciuta alla gente del luogo, Santa Liberata. I feriti guarirono, il miracolo avvenne dove oggi sorge una cappella dedicata alla santa all'entrata del paese.
Sono molte le persone che invocano Santa Liberata. Nella giornata della processione si effettua anche un pellegrinaggio notturno a piedi per i devoti nicosiani. Quest' anno sono state invitate alla processione alcune confraternite nicosiane: la congregazione della Misericordia, la confraternita della Sciabica, Santi Simone e Giuda, Maria S.S. Assunta, San Michele e Santissimo Sacramento di San Michele.
Sergio Leonardi |