A Nicosia è ripresa con lentezza la raccolta dei rifiuti dopo che per una settimana il servizio era stato sospeso a causa dei mezzi di raccolta fermi.
Gli autocompattatori erano fermi a causa del debito accumulato dall’ATO nei confronti dei fornitori di carburanti che avevano sospeso l’erogazione di gasolio, alcuni mezzi inoltre carenti di manutenzione ordinaria sono ad oggi fermi per guasti di diversa natura e si attende che le riparazioni li rimettano in strada.
Come era prevedibile la raccolta nei diversi punti della città va a rilento, una settimana di sospensione aveva fatto traboccare i sacchetti fuori dai cassonetti, i cumuli hanno cominciato ad essere distrutti e sparpagliati da cani e gatti randagi. La puzza proveniente dai cumuli in certi punti della città era insopportabile e si è sfiorata la richiesta di emergenza sanitaria da parte del sindaco.
A questi disagi si aggiunge la riduzione dell’orario di lavoro da full time a part time richiesta dall’assemblea dei sindaci soci dell’ATO, le quattro ore di lavoro giornaliere non sono sufficienti per gli operai dei cantieri per raccogliere e conferire in discarica i rifiuti.
A quanto pare il collegio di liquidazione dell’ATO starebbe per revocare questa delibera e gli operai potrebbero ritornare all’orario full time, ma anche su questa decisione certamente nascerà un nuovo scontro tra ATO e sindaci.
Ma un’altra tegola sta per abbattersi sulla vicenda spazzatura, a quanto pare l’assessore regionale Marino sarebbe intenzionato a chiudere la discarica di Motta Sant’Anastasia per “gravi criticità e difformità rispetto alla normativa” e mentre ritarda ancora l’apertura della vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo, attendiamo con molta pazienza la prossima emergenza, ormai tra bollette TIA, TARSU, revoche, annullamenti, raccolte sospese, mancanze di carburanti, la raccolta rifiuti diventa ogni giorno una matassa tra cui è difficile districarsi.
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