Un consiglio comunale che doveva trattare alcuni punti importanti tra cui il reperimento delle somme necessarie per la variante al PRG e l’annullamento della delibera che dava un atto d’indirizzo per revocare le bollette TIA 2007.
Invece sia nella serata del 12 marzo, che nel rinvio al giorno successivo viene a mancare il numero legale, ovvero molti dei consiglieri comunali risultano assenti per cui altro non rimane alla presidente Di Costa che dichiarare sciolta la seduta.
Passa però una buona mezz’ora tra grida e scambi d’accusa tra consiglieri di minoranza e di maggioranza, accuse alla presidente, accuse ai consiglieri perennemente assenti, una bolgia in cui tutto diventa incomprensibile e dove ogni decisione passa in secondo piano.
Lo spettacolo di queste ultime sedute non è degno del civico consesso che dovrebbe rappresentare l’intera cittadinanza nicosiana, un consiglio che ultimamente non decide e non conclude alcun lavoro e che ora verrà commissariato a causa della non approvazione della delibera che doveva reperire dal bilancio circa 90.000 euro, somma necessaria per la variante al Piano Regolatore Generale, il commissariamento comporterà ulteriori spese per le asfittiche casse comunali.
E’ giunto forse il momento di lavorare per la città, forse è troppo facile e troppo semplice scriverlo, ma questa è la reale esigenza di Nicosia, se vi sono consiglieri di maggioranza o di minoranza o assessori che non possono assolvere a pieno il loro mandato che è quello di presenziare, in aula, di lavorare nelle commissioni, di proporre, votare e nel caso degli assessori di amministrare, allora sarebbe meglio fare un passo indietro, l’intera cittadinanza probabilmente gradirebbe questi gesti, piuttosto che assistere impotenti alla decadenza giorno per giorno della città.
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