Gli incendi del primo agosto rappresentano una devastazione per la natura e per le’conomia nicosiana, dopo gli intereventi di forze dell’ordine vigili del fuoco e volontari per lo spegnimento dei diversi focolai scoppiati nel territorio nicosiano, si procede alla conta dei danni.
Secondo le prime stime sarebbero circa 800 gli ettari di terreni andati in fumo, di questi 600 ettari di boschi e pascoli appartenenti alla riserva naturale del monte Altesina, ancora una volta duramente colpita dopo i devastanti incendi del 2014.
I restanti 200 ettari distrutti sono distribuiti nelle contrade Casale, Ciappiere, Serro, Spirini, in questi luoghi sono state colpite le aziende agricole, dai mezzi, alle staccionate, alle coltivazioni anche di alberi secolari, impianti di irrigazione, tutto in fumo ed un’intera economia agricola in ginocchio.
Colpite particolarmente anche le riserve alimentari degli animali da pascolo, erba e fieno andati distrutti e problemi che si aggiungono per gli allevatori di un settore non più florido come diversi anni fa.
Per la sicurezza del territorio è stato convocato lunedì 8 agosto un vertice in Prefettura, sollecitato dal sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, un tavolo tecnico sulla sicurezza, dove necessariamente si dovrà parlare non solo di prevenzione, ma anche della situazione economica tragica in cui si trovano decine di famiglie di agricoltori ed allevatori che hanno perso la principale fonte del loro sostentamento.
Sergio Leonardi |