Così come nel resto d’Italia, anche la piccola frazione di Villadoro rischia di perdere il presidio della guardia medica a causa di una controversa proposta di riforma dell’assistenza territoriale notturna e festiva, che è stata denominata “h16” e che di fatto darà l’addio al servizio di continuità assistenziale così come fino ad oggi è stato conosciuto.
Luciano Ciotta, ex presidente del consiglio circoscrizionale di Villadoro, preoccupato per la situazione, ha convocato un’assemblea pubblica, non è possibile rinunciare al servizio di guardia medica, quando l’ospedale più vicino, quello di Nicosia, dista oltre 12 km. L’appello è al sindaco ed al consiglio comunale di Nicosia affinchè prendano in carico questo gravoso problema della comunità villadorese.
A spiegare la proposta di riforma è stato il medico Santo Angileri, del Sindacato Medici Italiani, dopo 7 anni il settore della medicina generale avrà un nuovo contratto, in questa fase è stato presentato un atto d’indirizzo con il quale si ribalta il servizio della guardia medica, verrebbe infatti formata una rete territoriale composta dai medici di famiglia e dai dottori della guardia medica, che di fatto lavorerebbero 16 ore, ovvero dalle 8 alle 24, per tutti i giorni della settimana, superata questa fascia oraria i pazienti dovrebbero rivolgersi al 118, in provincia di Enna su 16 ambulanze solo 4 hanno il medico a bordo. Il paziente quindi verrebbe dirottato verso il pronto soccorso, con lunghe attese ed aggravi di costi per la sanità pubblica.
Pippo Bruno di Assoconsumatori, ha definito folle questa ennesima riforma a danno dei cittadini ed ha inviato tutta la popolazione a rimanere unita e vigile per lottare contro questo ennesimo scippo di servizi.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alberto Murè, medico veterano di tante lotte per la salvaguardia del nosocomio nicosiano, “solo chi non è medico poteva partorire questa riforma”, queste le dure parole di condanna per questo sconclusionata riforma.
Il consigliere comunale di Nicosia Filippo Giacobbe ha auspicato la convocazione di un consiglio comunale straordinario da tenersi a Villadoro, proposta presa in considerazione dal sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, che nelle prossime ore sentirà anche il presidente della conferenza dei sindaci Maurizio Dipietro, primo cittadino di Enna, per coinvolgere tutti i sindaci della provincia e successivamente si muoverà anche con l’ANCI Sicilia, l’associazione dei sindaci siciliani, per allargare la protesta in tutta l’isola.
Nei giorni scorsi è partita una raccolta firme per una petizione popolare da presentare al Presidente della Repubblica, a Villadoro ne sono state raccolte circa 400, un ottimo risultato che potrà essere incrementato nei prossimi giorni.
Sergio Leonardi |