Nei giorni scorsi, in contrada Camitrice, nel territorio di Piazza Armerina, veniva eseguita, dagli investigatori della Questura di Enna, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Luca Canale, poiché in concorso con il fratello Alessandro, coltivava, produceva, fabbricava, estraeva, raffinava e deteneva illecitamente per commercializzarla, 120 kg di marijuana già preconfezionata e 400 kg ancora su pianta (175 piante con altezza media tra 1.70 e 2 metri), oltre a vario materiale per la coltivazione, la produzione, la raffinazione in hashish ed il confezionamento, con dell’ingente quantità.
Alessandro Canale, fratello dell’indagato, era stato arrestato in flagranza di reato il 19 maggio 2016, poiché sorpreso sul fondo ove era stato rinvenuto l’ingente quantitativo di stupefacente.
Le indagini condotte dai poliziotti ennesi, attraverso servizi di osservazione e pedinamento, nonché attraverso un sistema di videosorveglianza, consentivano di accertare la presenza quotidiana e prolungata anche di Luca Canale, talvolta ripreso in compagnia del fratello.
Le riprese video mostravano come anche Luca Canale provvedesse alle operazioni di apertura e chiusura del sistema di irrigazione al servizio delle due serre adibite alla coltivazione delle piante di marijuana.
Pertanto, sussistendo le esigenze cautelari della medesima natura e grado di quelle già accertate nei confronti del fratello Alessandro, il G.I.P. del Tribunale di Enna applicava anche al fratello Luca la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Sergio Leonardi |