Sembrava che la soluzione fosse ad un passo, l’ingabbiatura della torre campanaria fosse giunta al termine e dopo la costruzione ed il posizionamento della cuspide finalmente questo monumento,simbolo di Nicosia, potesse tornare nuovamente fruibile ai turisti ed alla cittadinanza nicosiana.
Invece la questione nelle ultime ore si è complicata, da diversi giorni in città sono nate diverse discussioni in merito alla colorazione ed al posizionamento delle scandole di plastica, tra ironia e sconcerto si è aperto un dibattito, ricordando il progetto del 2002 finanziato con il POR Sicilia 2000-2008 per un importo di 3 tremilioni e 80mila euro per il restauro della torre campanaria.
Nel 2004 il progetto ottenne tutti i pareri e le autorizzazioni da parte dell’assessorato regionale, della soprintendenza di Enna, dell’ufficio tecnico comunale, attraverso la convocazione di una conferenza di servizi il 23 giugno del 2004. In quella occasione, tra l’altro, oltre al progetto di restauro della torre campanaria e del tetto ligneo, fu prevista la ricostruzione dell’ultimo livello della torre campanaria, con struttura conica in legno e manto di rivestimento in cotto smaltato. Non si parlava quindi di scandole di plastica.
Per arrivare al progetto odierno occorreva quantomeno una variante al progetto e l’acquisizione di tutti i pareri, ma a quanto pare questo secondo lavoro sembrerebbe mancare. I consiglieri comunali La Giglia e Lo Votrico nella mattina dell’8 luglio hanno chiesto all’ufficio tecnico comunale di Nicosia l’accesso ai progetti ed alla documentazione e da questa ispezione si sarebbe rilevata la totale mancanza di qualsiasi progetto di variazione e la conseguente mancanza del parere favorevole di conformità al regolamento edilizio ed allo strumento urbanistico vigente, da parte del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, documentazione necessaria per l’inizio dei lavori.
Sembrerebbe, dunque, che ci si trovi davanti ad un probabile abuso edilizio, sempre se questa variante non sia stata depositata in qualche cassetto della Soprintendenza di Enna. Il Movimento per la Difesa dei territori ha chiesto più volte la visione di questi atti, senza ottenere nessuna risposta positiva e da ultimo l’accesso agli atti è stato richiesto anche dal Movimento 5 Stelle tramite i parlamentari dell’ARS e del meetup locale.
“Le carte in nostro possesso dimostrano che ad oggi non c’è un nuovo progetto per la cuspide che attualmente stanno montando in piazza Garibaldi”, così afferma la consigliera del PD Santina Lo Votrico, mentre il consigliere di Forza Italia Francesco La Giglia dichiara che: ”ci sta a cuore il montaggio della cuspide e la fruizione della torre campanaria, i finanziamenti per il restauro della torre furono ottenuti grazie all’interessamento dell’on. Edoardo Leanza di Forza Italia, quindi è un nostro interesse portare a termine quest’opera di restauro, ma è anche vero che il progetto che stanno eseguendo oggi in piazza è del tutto diverso da quello approvato nel 2004 e gli attuali lavori in corso ne sminuiscono del tutto il valore”.
Il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli da noi interpellato ha dichiarato “sono pronto a far luce sulla vicenda attraverso la convocazione di una assemblea pubblica con la partecipazione della cittadinanza, della Soprintendenza e dei tecnici locali, affinchè si possa fa luce e rendere trasparenti i progetti della torre campanaria e della cuspide, noi come amministrazione siamo i primi a volere rendere chiari ed alla luce del sole le procedure”.
Una vicenda dai tratti poco chiari soprattutto per la mancanza chiarezza, ad oggi, della Soprintendenza di Enna, in altri termini l’ente poteva e doveva convocare una conferenza stampa, presentare il progetto alla città e rendere partecipi i cittadini, invece si è proceduto in modo poco trasparente e quasi infastidito verso le legittime richieste di chiarimenti provenienti da diverse parti.
Sergio Leonardi |