I tanti problemi legati all’ospedale di Nicosia sono stati oggetto di discussione in consiglio comunale nel pomeriggio del 30 giugno.
L’approvazione di un documento congiunto approvato all’unanimità da tutti i consiglieri comunali, è stato preceduto da una discussione nella quale sono state riassunte diverse posizioni e diversi problemi sorti in questi ultimi mesi.
Il consigliere Filippo Giacobbe è per adottare una linea dura sia contro i vertici dell’ASP, che contro l’assessorato regionale.
Dello stesso avviso il consigliere Gianfranco Castrogiovanni, che però vorrebbe rafforzare l’azione con il coinvolgimento della popolazione.
Il consigliere Li Volsi critico con il management dell’ASP di Enna, che si è disinteressato del tutto per le sorti del distretto sanitario Enna 2, comprensivo degli ospedali di Enna e Leonforte, vede anche una carenza dell’azione politica.
Il sindaco Luigi Bonelli ha concluso la discussione in aula chiedendo forza al suo mandato, la carenza di rappresentanti politici a tutti i livelli, rende il suo ruolo unico e fondamentale, questo venerdì, 1 luglio, incontrerà il direttore generale dell’Asp di Enna Giovanna Fidelio per ribadire l’intenzione di non accettare la nomina di Giuseppe La Ferrera quale primario ad interim dell’unità di ginecologia ed ostetricia, nomina che di fatto commissarierebbe il reparto nicosiano. Venerdì prossimo, 8 luglio, invece è previsto l’incontro con l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi, in quella occasione il sindaco chiederà quali sono le intenzioni dell’assessorato per il reparto di ginecologia di Nicosia, ma sottoporrà anche le altre questioni indicate nel documento approvato.
Il documento approvato all’unanimità, verrà inviato all’assessorato regionale alla sanità, ma anche alla sesta commissione dell’ARS, prevede dei chiarimenti in merito alla presenza all’ospedale di Nicosia di un direttore sanitario a tempo pieno, l’attivazione del reparto di rianimazione, che l’unità operativa di chirurgia torni ad occuparsi delle emergenze ed infine che non venga declassata in unità operativa semplice il reparto di ginecologia ed ostetricia.
Si attendono dalle istituzioni regionali risposte nette, prima di passare a forme di lotta, anche eclatanti, per salvaguardare l’ospedale di Nicosia.
Sergio Leonardi |