Dal 30 maggio è partita in sordina la quarta riorganizzazione delle Poste Italiane in osservanza alle disposizioni dell’AGCOM, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che prevede per Poste Italiane la possibilità di recapitare la posta a giorni alterni.
In tutti i comuni della provincia di Enna la nuova organizzazione del recapito prevede la consegna della corrispondenza a giorni alterni e coinvolge tutti i paesi con una perdita di 32 unità e 1000 in Sicilia.
Nelle prime settimane dopo questa nuova riorganizzazione risultano tantissime criticità, con gravi conseguenze sulla qualità del servizio, soprattutto per l’inadempienza degli accordi sottoscritti.
Anche a Nicosia si registrano gravi ritardi nelle consegna della posta, ritardi nei pagamenti delle bollette con i conseguenti aggravi per l’addebito delle more previste dai gestori dei servizi per coloro che pagano in ritardo.
Nella giornata odierna il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli ha fatto partire un esposto nei confronti di Poste Italiane S.p.A. per chiedere all’azienda una soluzione ai disservizi legati a questi ritardi.
Ricordiamo che esiste un accordo tra stato e Poste Italiane attraverso il quale l’azienda è tenuta a raggiungere determinati obiettivi, tra i quali l’efficienza e la puntualità nella consegna della posta, inoltre lo Stato eroga annualmente una cifra alle Poste Italiane per garantire l’efficienza del servizio soprattutto per le sedi periferiche e disagiate, ma a quanto pare l’azienda sta disattendendo ogni accordo rendendo il servizio sempre più inefficiente.
Sergio Leonardi |