Toni accesi e tante polemiche in consiglio comunale, nella serata del 27 giugno, alla fine tutto si è concluso con un nulla di fatto, per quanto riguarda la vicenda delle due assistenti sociali a cui è stato affidato un incarico a titolo gratuito.
Ospite d’eccezione Giuseppe Graceffa, presidente regionale dell’ordine degli assistenti sociali, ammesso a parlare in consiglio comunale dal voto unanime di tutti i consiglieri.
Sostanzialmente il dibattito è iniziato con l’esposizione delle ragioni da parte degli esponenti della minoranza, che chiedevano un atto d’indirizzo per il ritiro in autotutela della determina sindacale, con la quale il primo cittadino affidava un incarico a titolo gratuito a due assistenti sociali, sollevando anche un problema costituzionale, secondo la consigliera Santina Lo Votrico si sarebbe violato l’art 36 della Costituzione.
Il presidente Graceffa ha sostanzialmente confermato quanto affermato nelle settimane passate a nome dell’ordine professionale che rappresenta, non si possono affidare incarichi a titolo gratuito a due professionisti, creando, tra l’altro, un pericoloso precedente imitabile anche da altri comuni.
La maggioranza con in testa il sindaco Luigi Bonelli hanno difeso il provvedimento, il primo cittadino ha ricordato i suoi trascorsi da assessore ai servizi sociali e dell’assunzione effettuata alla fine degli anni ’90 e poco dopo il trasferimento della neo-assunta in un altro comune, ha sottolineato come le altre amministrazioni, dopo quella La Via, non hanno mai ottemperato all’esigenza di assumere un’assistente sociale e solo sotto la sua sindacatura questo è avvenuto nuovamente già lo scorso anno con un altro incarico temporaneo a titolo gratuito. Il Comune di Nicosia è capofila del distretto sanitario D23 ed è stato diffidato dal Tribunale dei Minori di Caltanissetta ad assumere immediatamente questa figura professionale, configurando nel caso specifico il reato di omissione d’atti d’ufficio.
Al momento non esistono le disponibilità economiche, il bilancio di previsione non è stato ancora approvato e l’unica strada per ottemperare alla diffida del tribunale dei minori è stata quella di affidare l’incarico temporaneo a titolo gratuito. Non appena il documento contabile sarà approvato ci saranno le risorse e le disponibilità per poter pagare gli assistenti sociali.
Il sindaco ha tentato di trovare una soluzione insieme al presidente Graceffa, anche con le proposte di altri consiglieri che hanno chiesto, quanto meno, di poter aprire una posizione assicurativa nei confronti dei due incaricati, il primo cittadino ha più volte ribadito d prendersi tutte le responsabilità del caso e di non voler tornare indietro sulla sua scelta, in quanto si tratta di una figura indispensabile per i servizi sociali del Comune di Nicosia.
Alla fine della discussione il consigliere Gianfranco Castrogiovanni ha sollevato una pregiudiziale sul voto finale sull’atto d’indirizzo presentato dalla minoranza, sostanzialmente il consiglio comunale non avrebbe competenza su questo argomento in quanto si tratta di una determina sindacale e solo il primo cittadino avrebbe la competenza per il ritiro in autotutela. La pregiudiziale è stata contestata dalla minoranza, in quanto il loro è un atto d’indirizzo, ovvero un consiglio che viene dato al sindaco per il ritiro di un provvedimento e non un’imposizione.
La pregiudiziale del consigliere Castrogiovanni è stata accolta dall’intera maggioranza presente in aula, mentre hanno votato contro i cinque componenti della minoranza, si sono astenuti i consiglieri Luciana Spedale e Graziella Trovato.
Sergio Leonardi |