Con una delibera di giunta del 23 giugno 2016, è stato approvato lo schema e l’autorizzazione alla stipula del contratto di comodato d’uso dei locali dell’ex caserma San Martino, all’interno dei quali è allestito il museo multimediale della montagna.
La firma del contratto avverrà nei prossimi giorni tra il sindaco di Nicosia ed il presidente dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale, il comodato d’uso è finalizzato alla fruizione pubblica della riserva naturale orientata dei monti Sambughetti e Campanito. Attraverso la firma di questo contratto l’ASSP diventa responsabile della gestione del museo e delle attività correlate, potrà stabilire le tariffe di accesso alle sale e di partecipazione alle attività organizzate nei locali. Gli incassi dovranno essere destinati alle attività di manutenzione dell’immobile, ad attività di arricchimento dei materiali e dei beni esposti ed all’acquisto di attrezzature per il museo. Nel contratto è previsto che l’ASSP possa affidare la gestione del museo concordando preventivamente con il Comune.
Il museo inaugurato il 13 dicembre del 2015 è stato finanziato con circa 500mila euro con la misura PIST del “PO FERS 2007-2013” grazie ad un progetto presentato nel 2011 dall’amministrazione dell’allora sindaco Antonello Catania, nell’agosto del 2013 era arrivato il via libera al decreto di finanziamento.
Si tratta di una vera e propria innovazione ed una valida promozione turistica per Nicosia ed il suo territorio, purtroppo dalla sua inaugurazione e solo per la recente festa della Montagna del 26 giugno, non è stato reso fruibile, nelle intenzioni doveva essere un’attrattiva unica nel suo genere per attirare giovani e meno giovani e appassionati di turismo didattico.
Nel museo sono state allestite diverse sale come quella dei laghetti, dove i visitatori camminano sopra un grande schermo simulando il cammino sull’acqua e potendo ammirare piante ed animali che vivono in questi luoghi. Le sale della flora e della fauna con schermi interattivi attraverso i quali il visitatore interagisce direttamente con piante ed animali. Una sala con dispositivi olfattivi e auditivi attraverso i quali è possibile sentire il profumo delle piante ed ascoltare i rumori della natura, apparecchiature particolarmente adatte e studiate anche per le persone non vedenti. All’interno del museo è stata realizzata anche una sala conferenze di circa 200 posti con attrezzature multimediali.
Ad oggi le maggiori difficoltà per l’apertura e la completa fruizione del museo multimediale della montagna risiedono nell’assunzione dl personale, nei piani erano infatti previste alcune figure professionali come ad esempio il direttore del centro di interpretazione ambientale e le guide ambientali escursionistiche.
Non è escluso che si debba ricorrere, visto le ristrettezze finanziarie dell’ente, al volontariato, affidando di fatto la gestione del museo ad un’associazione o ad un gruppo di associazioni di volontariato di "Comprovata e documentata esperienza nel settore dell'educazione e del recupero ambientale, individuata tramite bando pubblico" così come si legge nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia.
Sergio Leonardi |