Nel pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, ha tratto in arresto il 29enne pluripregiudicato piazzese Davide Arena, attualmente sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Enna, su richiesta del pubblico ministeri Francesco Lo Gerfo, che ha coordinato le indagini.
Sul giovane sarebbero stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in relazione a due rapine consumate recentemente ai danni di due anziani di Piazza Armerina.
Davide Arena, infatti, avrebbe colpito in data 5 maggio e 6 giugno, in pieno giorno, aggredendo i malcapitati alle spalle, per di rapinarli del danaro portato al seguito; in occasione della prima rapina, il vecchietto veniva scaraventato a terra in una viuzza del locale quartiere Canali e gli veniva asportata la somma di 650 euro; nella seconda rapina, consumata con modalità del tutto analoghe nei pressi della centralissima Piazza Garibaldi, la vittima, dopo essere stata attirata in una trappola, facendola uscire da casa con uno stratagemma, veniva aggredita alle spalle sull’uscio di casa, facendola rovinare sul pavimento, per asportargli il portafogli contenente la somma di 750 euro.
In entrambi i casi le vittime hanno riportato delle lesioni personali, ragione per cui son dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso.
Le incessanti indagini degli investigatori armerini, esperite con metodi tradizionali e servizi sul territorio, hanno consentito di definire un gravissimo quadro indiziario a carico dell’Arena, sia perché in una circostanza riconosciuto dalla vittima, sia perché nell’altra è stata comprovata la sua presenza nell’area teatro dei fatti delittuosi.
Il pluripregiudicato, con precedenti specifici in materia di rapine, nel corso degli anni passati si è distinto proprio per tale tipologia di reati consumati ai danni di persone anziane e particolarmente deboli.
Ultimate le formalità di rito, Davide Arena veniva accompagnato presso il carcere di Enna, a disposizione dell’autorità giudiziaria. |