Il 22 giugno la commissione regionale antimafia, presieduta dall’on. Nello Musumeci, ha convocato a palazzo D’Orleans il presidente dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Nicosia, Daniele Pidone e il direttore tecnico Michele Stazzone.
L’audizione si è resa necessaria dopo il recente attentato al presidente dell’ente Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, che ha accesso i riflettori sull’agro-mafia dei Nebrodi.
I componenti della commissione antimafia hanno voluto sentire i vertici dell’ASSP per capire quali misure sono state adottate per evitare eventuali infiltrazioni mafiose nell’assegnazione dei terreni di proprietà dell’azienda.
La Silvo Pastorale di Nicosia gestisce 3000 ettari di terreni, una parte di questi vengono affittati per il pascolo attraverso dei bandi.
“Abbiamo descritto alla commissione i criteri e le modalità che abbiamo adottato per l’assegnazione e l’affitto dei terreni. Per i bandi abbiamo adottato dei criteri restrittivi rispetto agli altri anni e le stesse autocertificazioni antimafia non le stiamo controllando a campione, ma le stiamo verificando a tappeto. Inoltre stiamo adottando il protocollo Antoci siglato con la Prefettura di Messina, per contrastare l'infiltrazione delle agro-mafie nelle procedure di concessione a privati dei beni dell’azienda.”, conclude il presidente Pidone, “In tema di sicurezza nel territori, abbiamo consegnato al presidente Musumeci una nota del sindaco Bonelli con la quale si chiede che venga ripristinato il tribunale di Nicosia, presidio di legalità nei Nebrodi, che venga rafforzato il presidio del Corpo Forestale di Nicosia, considerando che per molti controlli ci affidiamo a queste forze presenti nel territorio ed infine abbiamo chiesto che non vengano tolti il Commissariato di Pubblica Sicurezza e la Polizia Stradale. Alcuni membri della commissione conoscono questi problemi presenti sul territorio dei Nebrodi e ci hanno promesso che si batteranno affinchè non vengano meno e si rafforzino i presidi di legalità e delle forze dell’ordine”.
Sergio Leonardi |