Si va verso il muro contro muro tra il consiglio di amministrazione dell’ASSP presieduto dal geom. Francesco Di Grazia ed il sindaco di Nicosia dott. Sergio Malfitano.
La vicenda è quella che riguarda la riconferma nell’incarico di direttore tecnico dell’ASSP del dott. Michele Stazzone, un incarico a tempo determinato per il quale il c.d.a. dell’ASSP aveva deliberato il rinnovo. La giunta comunale il 18 febbraio aveva impugnato questo rinnovo dopo che il 10 ed il 14 febbraio il sindaco aveva contestato questa nomina ritenendola illegittima in quanto per ricoprire quell’incarico era necessario bandire un concorso pubblico.
Il 17 febbraio il c.d.a. dell’ASSP risponde al sindaco, la delibera n°9 è molto chiara, la revoca dell’incarico temporaneo paralizzerebbe l’attività dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale, in questo momento il direttore tecnico si sta occupando di diverse questioni tra cui i lavori di forestazione e manutenzione della Casa Argentiera in c.da Comunello, del progetto per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione del rifugio del Nibbio e della strada Graffagna, ma soprattutto l’assegnazione dei terreni a pascolo. Quindi si chiedeva al sindaco di non revocare l’incarico che avrebbe creato danni all’azienda, ma nel frattempo si dava incarico ad un professionista per redigere il bando di concorso per assegnare l’incarico a tempo indeterminato.
In effetti con una successiva delibera, la n° 10 del 27 febbraio, il c.d.a. dell’ASSP conferiva l’incarico di redigere una bozza di bando di concorso pubblico per titoli ed esami di direttore tecnico dell’ASSP di Nicosia all’avv. Baldassarre Agugliaro.
Il 27 febbraio al presidente ed ai componenti del c.d.a. dell’ASSP perveniva una diffida del sindaco di Nicosia, con la quale il primo cittadino chiedeva la revoca del provvedimento illegittimo e comunicava che, non avvenendo questo atto, si sarebbe avviato il procedimento di revoca del presidente e dell’intero consiglio di amministrazione dell’ASSP.
Non si fa attendere la risposta, il 28 febbraio con la delibera n° 11, il c.d.a. ritiene legittimo l’atto di proroga dell’incarico all’attuale direttore tecnico senza il quale l’attività dell’Azienda rimarrebbe paralizzata e sottolinea che, a norma di statuto dell’ente, non esistono gravi irregolarità che possano giustificare un provvedimento di revoca o scioglimento del c.d.a. avendo lo stesso provveduto, nel rispetto delle indicazioni provenienti dal consiglio comunale, nell’interesse esclusivo dell’azienda. Qualsiasi provvedimento del sindaco sarà ritenuto illegittimo ed impugnato nelle sedi competenti.
Un braccio di ferro che di sicuro non risolve i tanti problemi che negli anni hanno fatto diventare l’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Nicosia un carrozzone produttore di debiti. |