Ennesima riprova dell’incapacità degli amministratori che si sono susseguiti alla guida dell’ATO rifiuti che per assecondare la cattiva politica e per mantenere proprie posizioni hanno attuato scelte discutibili sulla pelle dei lavoratori e della collettività. Tale giudizio muove da un esposto dell’allora sindaco di Troina Salvatore Costantino che voce solitaria nel 2012 sollevò dubbi sull’operato dei commissari liquidatori Giovanni Interlicchia e Michele Sutera.
Che ben venga la responsabilità, per danno erariale, verso coloro che hanno sbagliato: sindaci, amministratori e revisori, non debbono essere i cittadini a pagare per coloro che non hanno svolto il loro dovere controllando l’operato della mala-politica, gettando nella disperazione i lavoratori. In questa situazione di sfascio dell’ATO Ennaeuno non brilla l’operato dell’attuale collegio di liquidazione che nominato per presentare i bilanci dal 2008 ad oggi ed individuare la massa passiva accumulata dall’ATO non ha prodotto nulla, e qui c’è la responsabilità, forse, di qualche sindaco piovuto dalla “padania” per le note conoscenze con un attuale commissario liquidatore dell’ATO Ennaeuno.
La nostra associazione ha, da sempre (2004), indicato un percorso di legalità, vedi sentenza del CGA n.48/2009, ma certo in un contesto di illegittimità era assurdo essere ascoltati.
Pippo Bruno |
