L’eterna incompiuta, la Nord-Sud, strada dei due mari, la Santo Stefano di Camastra-Gela, una delle opere fondamentali per lo sviluppo della Sicilia centrale, forse sarebbe meglio chiamarla strada Penelope, visto che ogni volta che si giunge ad una soluzione per il completamento, immediatamente dopo per vari motivi tutto viene disfatto insieme ad ogni speranza di vederla completata, è diventata il centro di un nuovo riscatto di un intero territorio abbandonato dalle istituzioni, dopo i tanti tagli ai servizi di questi ultimi anni.
Presso la sede della Ricciardello, una delle ditte che hanno vinto la gara d’appalto per la realizzazione di alcuni lotti dell’arteria, lungo la strada statale 117 in territorio nicosiano, è stato convocato un consiglio comunale straordinario e congiunto tra i comuni di Leonforte, Mistretta e Nicosia, non a caso è stato scelto questo posto, simbolo di tanti lavori assegnati e mai portati a termine.
Invitati molti sindaci del circondario, hanno partecipato oltre una decina provenienti da ogni parte delle provincia di Enna e Messina, oltre i tre citati comuni promotori dell’iniziativa, presenti i sindaci ed i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Agira, Capizzi, Cerami, Gagliano, Gangi, Gela, Regalbuto, Sperlinga, Troina, i consiglieri comunali di Mistretta e Nicosia, rappresentanze sindacali, associazioni e movimenti.
Quanti consigli comunali straordinari si sono svolti per le emergenze del territorio negli anni scorsi per le vertenze del carcere o del tribunale ed ancora una volta il territorio deve affrontare l’ennesimo scempio contro un’intera comunità.
Tra gli interventi da segnalare la presa di posizione del presidente del consiglio comunale di Mistretta, Felice Testagrossa, che ha sottolineato la totale assenza della deputazione regionale del territorio, che se pur invitata non ha partecipato all’evento, mancavano all’appello gli onorevoli, Alloro, Lantieri e Venturino, un segno di come la regione non tenga in minimo conto le esigenze del territorio.
Unica rappresentante del parlamento nazionale presente l’on. Maria Greco, sindaco di Agira e deputata nazionale del Partito Democratico. Per il resto solo il deserto e nessun parlamentare nazionale o regionale.
Sostanzialmente tutti gli interventi di sindaci, consiglieri comunali e sindacalisti convergono verso un'unica strada, far sentire la voce congiunta del territorio attraverso l’azione dei sindaci.
La delibera approvata all’unanimità va in questo senso, si è deciso di costituire una nutrita delegazione, di sindaci e presidenti dei consigli comunali, che incontrino i vertici dell'Anas e l'assessore regionale alle infrastrutture. Se necessario fare azioni forti anche a Palermo.
La battaglia per il completamento dell’opera e per far ripartire i cantieri è lunga e difficoltosa e non si escludono sviluppi clamorosi nei prossimi giorni, con denunce alla magistratura nazionale o alla corte europea dei diritti dell’uomo.
Sergio Leonardi |