“Sicuramente molti di voi sapranno che nei giorni scorsi, per la precisione il 27 maggio 2016 iscritta al Reg. Gen. N.517 il sindaco ha conferito incarico professionale per la proposizione di un ricorso al TAR del Lazio in impugnazione della nota del Ministero dell’ Economia e delle Finanze n. 31526 del 1 aprile 2016. […] La stranezza sta nel fatto che, come al solito, il sindaco dimentica che a Leonforte ci sono tanti professionisti che possono tranquillamente ricevere l’incarico e rappresentare egregiamente la nostra comunità a qualsiasi livello.
Con questo io non voglio assolutamente prendere le difese di nessuno ma voglio evidenziare semplicemente un principio di economia. Infatti, un incarico, se dato a un professionista leonfortese ha un ritorno economico anche per l’ Ente Comune e per l’economia locale, non dobbiamo dimenticare che il professionista locale paga l’irpef al comune di residenza (creando di conseguenza un ritorno per le casse comunali), spende i suoi soldi a Leonforte nelle varie attività commerciali presenti.
Sto parlando di questo incarico solo perché è l’ultimo cronologicamente parlando, ma con riferimento all’economia in generale il sindaco non si occupa assolutamente del bene della cittadinanza. […]
Ma la colpa di tutto questo non è del sindaco ma di chi lo sostiene non capendo che il danno che si fa è irrecuperabile.
Il mio non vuole essere il solito discorso antipolitico ma un invito alla riflessione. Bisogna fare qualcosa urgentemente, tutti insieme: io ci ho provato insieme a qualcun altro con i risultati che ben conoscete. Ma mi chiedo e vi chiedo: che tipo di sentimento provate nell’accettare passivamente i dictat di questa Amministrazione comunale e di questo sindaco?
Di una cosa sono certo: questo modo di fare politica è di chi intende la politica come assistenzialismo, politica incapace di pensare cosa poter fare mentre i giovani vanno via da questo paese, politica che non vuole assumersi le colpe di un comune pieno di debiti. Quello stesso tipo di politica che non riesce a mettere le persone giuste al posto giusto, a motivare chi non è motivato, affidando invece i ruoli a chi potrà essere e di certo sarà un capro espiatorio domani, quando qualcuno reclamerà responsabilità”: questa buona parte dell’intervento del consigliere Giovanni Ghirlanda appartenente al gruppo Progettare Futuro durante lo scorso consiglio comunale.
Francesca Tremoglie
|