E’ senz’altro una delle edizioni più riuscite la XXII “Nicosia in fiore”, possono ritenersi soddisfatte le socie della FIDAPA di Nicosia, presieduta da Marisa La Licata, per le numerose partecipazioni di artisti e per i tanti eventi che hanno caratterizzato il fine settimana nicosiano.
Si è partiti sabato con le operazioni di “spetalamento e con l’allestimento dei 16 quadri che quest’anno hanno composto l’infiorata nicosiana, operazioni lunghe e complesse che si sono protratte fino a notte fonda.
Il cattivo tempo e la pioggia di domenica mattina hanno fatto il temere il peggio per il regolare svolgimento della manifestazione, per fortuna i bozzetti sono stati coperti ed il tempo ha retto per tutta la mattinata senza pioggia.
Quindici le opere realizzate in via Giovanni Battista Li Volsi, il tema scelto quest’anno è “La donna nella Sicilia greca, romana, araba… storia, religione, arte e cucina”, partendo dal basso, apre tradizionalmente il quadro della FIDAPA organizzatrice dell’evento. Il secondo quadro è stato realizzato dalla Fidapa di Nicosia e rappresenta la dea Proserpina,
il terzo quadro è stato composto dalla sezione di Nicosia della Fidapa Young, una riproduzione di un quadro del pittore spagnolo Ruben Belloso.
Proseguendo si può ammirare l’opera realizzata dalla Fidapa di Cerami dedicata alla figura della poetessa medievale Nina Sicilia.
La Fidapa di Enna ha realizzato un quadro che rappresenta la dea romana Cerere e la dea greca Kore.
Un’altra donna in abiti classici è stata rappresentata dalla Fidapa di Gangi.
La Fidapa di Leonforte si è affidata invece all’iconografia cristiana, rappresentando Santa Lucia.
La comunità San Felice, il CSM e l’AVULSS di Nicosia, insieme hanno rappresentato la figura di Meimuna, sorella dell'emiro che regnava ad Enna, ai tempi della dominazione araba in Sicilia. Quadro realizzato con l’aiuto degli ospiti della comunità San Felice.
Il Kiwanis di Nicosia ha realizzato il quadro che rappresenta la figura di una donna greca.
Presente anche il Rotary Club di Nicosia, che ha realizzato un particolare della Villa del Casale di Piazza Armerina, “Fanciulle in bikini”.
Il C.T.A. La Pagoda ha realizzato con i suoi assistiti un viso di donna.
Due donne sono rappresentate nel quadro realizzato dal maestro Tamburello per conto della Filodrammatica “Girasole” di Nicosia.
Una sirena è stata rappresentata dal FAI con l’aiuto della sand artist Stefania Bruno.
Il comune di Sperlinga ha realizzato un quadro che rappresenta una danzatrice greca.
Chiude con il quindicesimo quadro, il tradizionale simbolo del comune di Nicosia, realizzato da consiglieri ed amministratori locali.
Un sedicesimo quadro è stato realizzato davanti al palazzo baronale Valguarnera, dall’Ecomuseo Petra D’Asgotto di Nicosia, l’opera, composta dal maestro Tamburello, rappresenta un viso di donna.
La manifestazione è stata benedetta dalla presenza del vescovo della Diocesi di Nicosia Salvatore Muratore e dopo, il classico saluto del sindaco Luigi Bonelli, in tarda mattinata si è effettuato il taglio del nastro con la presenza della presidente nazionale della FIDAPA Pia Petrucci.
L’evento ha avuto una cornice musicale curata dalla banda musicale San Felice e dalle majorettes dirette dal maestro Giuseppe Tamburello, presenti anche i musici e gli sbandieratori che hanno sfilato attorno ai quadri dell’infiorata, insieme a sei figuranti vestiti con gli abiti del corteo storico, che quest’anno si terrà a Nicosia il 10 luglio.
La manifestazione si è conclusa con la consegna di targhe ricordo a tutti i partecipanti, con i discorsi della presidente Fidapa di Nicosia Marisa La Licata, della presidente del distretto Sicilia Rosa Maria La Scola e della presidente nazionale Pia Petrucci.
A corredo della manifestazione sono stati realizzati altri eventi, il centro giovanile Sant’Antonio Abate ha realizzato nell’omonima chiesa una mostra dal titolo “La donna nella storia di Sicilia”, con le figure di 14 donne: Damarete o Demarete, regina figlia di Terone di Agrigento, Sant’Agata Vergine e Martire, l’imperatrice Costanza I d’Altavilla, la Figlia di Mirabetto chiamata “Cleopatra Siciliana”, Sofonisba Anguissola, pittrice, Giuseppina Turrisi Colonna, poetessa, Giuseppa_Bolognara chiamata “peppa à cannunera “, rivoluzionaria, Tama Kiyohara o Eleonora Ragusa, pittrice, Donna Franca Florio - Jacona della Motta dei baroni di San Giuliano, Maria Messina, scrittrice, Costanza Bruno membro del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa, Rosa Balistreri cantautrice e cantastorie, Franca Viola, la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore e Serena Raffiotta, archeologa.
L’Ecomuseo Petra D’Asgotto ha curato l’apertura di sei palazzi baronali con l’allestimento di alcune particolari mostre ed eventi culturali.
Palazzo Speciale di Mallia ha ospitato la mostra fotografica “Foto di donne” del fotografo Eugenio Li Volsi.
Palazzo Spedale Vecchio ha ospitato “Le donne raccontano”.
Palazzo Cirino ospitava una mostra curata dall’architetto Carla Mancuso con le foto che raffigurano i pannelli del tetto ligneo.
Palazzo Camiolo ospitava la personale dell’artista Sara Raimondi.
Palazzo La Motta ospitava la personale dell’artista Michele Principato Trosso.
Sergio Leonardi |