E’ morto nella mattina del 5 giugno all’età di 96 anni, Michele D’Amico, uno degli ultimi superstiti nicosiani rimasti in vita di quei tanti giovani che, tra il 1943 ed il 1945, combatterono contro il nazi-fascismo.
Michele D’Amico durante la seconda guerra mondiale fu un soldato dell’esercito italiano nel Genio Guastatori, in un primo momento operò nel nord Africa in Libia, poi fu trasferito a Roma, da li, l’8 settembre, prese la decisione di unirsi alle bande partigiane della Brigata Garibaldi in provincia di Novara, operò con il nome di battaglia di “Enna” come guastatore con gli esplosivi in diverse azioni, nelle quali assaltò reparti tedeschi stanziati nel nord Italia.
Alla fine della guerra Michele D’Amico raggiunse la Sicilia in bicicletta attraverso un viaggio avventuroso e continuò a lavorare nel campo edilizio, dove le sue conoscenze acquisite durante la guerra furono utili per le lavorazioni nelle cave di pietra.
L’anziano partigiano era circondato dall’affetto dei familiari, l’ultima volta che lo incontrammo, il 25 aprile 2015, era lucido e ricordava perfettamente quei tragici giorni, i racconti di guerra erano ancora vivi nella sua mente e li raccontava sempre con un filo di commozione, fiero di allacciare al collo il tricolore con il simbolo dell’Associazione Nazionale dei Partigiani per cui ha combattuto.
In quell’occasione, per il 70mo anniversario della liberazione, i Giovani Democratici di Nicosia consegnarono a Michele D’Amico una targa ricordo celebrando uno degli ultimi combattenti per la libertà.
A Nicosia rimangono ancora il vita il 92enne Emanuele Carfì, nome di battaglia “Orlando”, originario di Gela, vive da sempre a Nicosia e da partigiano ha operato in Piemonte in provincia di Cuneo ed il 94enne Vincenzo Tamburello.
I funerali si svolgeranno il 6 giugno alle ore 16 in Cattedrale.
Sergio Leonardi |