Il 30 maggio Nicosia ha ospitato Gianfranco Zanna, responsabile della fondazione Federico II di Palermo, il cui compito istituzionale è quello di valorizzare il patrimonio culturale della Sicilia e dei suoi artisti.
L’ospite è stato accolto oltre che da Ivan Bonomo, assessore al turismo del Comune di Nicosia, anche da Bettina Cascio Gioia in rappresentanza del Mo.I.Ca. e da Santino Barbera, dell’Associazione Nicosiae Castrum, entrambi impegnati ogni anno nell’organizzazione del corteo storico che da 23 anni rievoca la visita di Carlo V a Nicosia nel 1535.
Ed è proprio su questa rievocazione storica di Carlo V a Nicosia che è stata centrata questa visita di Gianfranco Zanna. Il responsabile della Fondazione Federico II ha visitato la Basilica di Santa Maria Maggiore, grazie anche alla collaborazione del parroco Gaetano Giuffrida, ha potuto visionare i preziosi documenti custoditi, una serie di pergamene che risalgono al tempo in cui Carlo V visitò Nicosia, carteggi preziosi ed unici in Sicilia.
All’interno della chiesa anche il celebre trono di Carlo V, donato all’imperatore. Un’ulteriore visita è stata effettuata nel luogo dove presumibilmente Carlo V pernottò durante la sua permanenza a Nicosia, nei pressi della chiesa di San Calogero dove sorgeva il palazzo dei nobili La Via.
Una rapida visita ben riuscita e che permetterà a Nicosia di essere inserita in un itinerario turistico europeo, rintracciabile sul web attraverso un portale tematico ed una “app”.
Di recente il Consiglio d’Europa ha riconosciuto questi itinerari europei di Carlo V ed oltre l’Italia sono state inserite la Spagna, la Germania ed il Belgio.
Gianfranco Zanna tornerà a breve a Nicosia, il 10 luglio sarà ospite della XXIII edizione del Corteo Storico.
Soddisfatto l’assessore Ivan Bonomo: “Con questa iniziativa abbiamo fatto rientrare Nicosia in una serie di attività turistiche importanti, un riconoscimento che spettava alla nostra città per la storia e le tradizioni” conclude “è l’inizio di un cammino che valorizzerà luoghi e monumenti poco conosciuti in Sicilia e che permetteranno a Nicosia di essere conosciuta anche fuori dai confini della Sicilia”.
Sergio Leonardi |