E’ giunta all’ultima fase il progetto “La vita dentro e fuori il palazzo baronale”, si tratta di un progetto ministeriale “Educazione Permanente” ideato e redatto dalla dirigente del I Circolo “Carmine”, Maria Giacoma Mancuso Fuoco e che vede l’attiva e fondamentale collaborazione delle associazioni Ecomuseo Petra d’Asgotto, FIDAPA, Pro Loco e MO.I.CA..
Il 25 maggio gli studenti delle scuole, coinvolte nel progetto, sono ritornati nel palazzo baronale Salomone, questa volta vestiti con degli abiti del XIX secolo, simulando i personaggi che in quel tempo vivevano all’interno del palazzo e svolgevano diverse mansioni.
Estrema sinergia e collaborazione tra le scuole del I circolo didattico Carmine diretto da Maria Giacoma Mancuso Fuoco con le classi III D, IV C e V C del plesso di Largo Peculio, le classi IV del II circolo didattico San Felice Plesso San Domenico diretta da Felice Lipari, , insieme agli alunni della scuola secondaria Dante Alighieri diretta da Ignazio Furnari.
E’ stato messo in scena una vera e propria rappresentazione della vita nel palazzo Salomone attraverso dame, uomini in livrea, cameriere, nobili, cocchieri, che hanno ripreso vita dopo qualche secolo all’interno delle stanze messe a disposizione dal barone Giuseppe Salomone. La parte musicale, canti e balli è stata curata dagli alunni e dagli insegnati della scuola media Dante Alighieri. Hanno partecipato anche gli allievi dell’Istituto superiore Alessandro Volta che hanno fatto da guida soprattutto nella visita dei marines della base di Sigonella.
I ragazzi hanno fatto da “Cicerone” all’interno delle antiche stalle con le carrozze o nella sala dei finimenti per cavalli, al primo piano nei salotti dove la nobiltà dell’epoca si riuniva e nello splendido ed unico giardino che si affaccia sulla terrazza naturale di Nicosia, per finire poi all’interno della ricca biblioteca carica di testi di storia locale.
Progetto redatto dal I Circolo didattico Carmine e fortemente voluto dalla dirigente Mancuso Fuoco, che, con il suo impegno, ha perfettamente centrato l’obiettivo, ovvero quello di far acquisire, alle giovani generazioni, un’identità personale e culturale attraverso un’azione in grado di innescare un sistema comune di valori, da trasmettere ai giovani e alle loro famiglie, attraverso la scoperta e la valorizzazione dei beni materiali e immateriali del territorio, creando un’indispensabile sinergia fra scuola, mondo del lavoro e l’associazionismo.
Sergio Leonardi |