L’ultimo grave fatto accaduto nei giorni scorsi, l’agguato a presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, ha riportato la discussione sulla sicurezza e sulla presenza dello stato nella zona dei Nebrodi, che da diversi anni ha subito una serie di tagli ai servizi. Lo stato in queste terre ha arretrato di fatto le sue posizioni lasciando oltre 3000 kmq in mano alla criminalità organizzata.
Era abbastanza prevedibile dopo la chiusura dei tribunali di Mistretta e Nicosia, la chiusura della case circondariali, i tagli alle forze dell’ordine tra cui ricordiamo la chiusura della tenenza della guardia di finanza di Santo Stefano di Camastra. Una politica oscurantista, scriteriata che ha applicato la falce della spending review sulla sicurezza ed il diritto alla giustizia dei cittadini in un’intera area della Sicilia.
Le ipocrite passerelle a nulla servono se non si mette in piedi una serio programma di ripristino della legalità e se lo stato non si riappropria di un territorio lasciato in balia della delinquenza organizzata.
Il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli è ben conscio di questa situazione, è ancora troppo fresco nella memoria dei nicosiani il ricordo dello scippo del tribunale di Nicosia, una bandiera ammainata dello stato sul territorio un segno di resa che non può e non deve passare.
“Gli amministratori locali sono stati lasciati da soli, occorre far ritornare la piena presenza dello stato nella nostra area in modo ben visibile, l’agguato a presidente Antoci dimostra che nel nostro territorio è presente la criminalità organizzata, sempre forte e potente, se vogliamo veramente combatterla, lo stato deve dare un segno tangibile della sua presenza. Il 26 maggio in occasione di un incontro dell’Anci, presso la Prefettura di Palermo, noi sindaci siciliani avremo un confronto con il ministro dell’interno Alfano, in quella occasione chiederò di parlare e se mi verrà data l’occasione ribadirò con forza la necessità di ristabilire un presidio di giustizia nel nostro territorio attraverso il tribunale di montagna.”, conclude il sindaco di Nicosia, “organizzerò nei prossimi giorni anche un incontro con i sindaci del circondario, occorre riportare al centro dell’attenzione questo problema che non riguarda solo Nicosia, ma un intero territorio ed i suoi amministratori, troppe volte lasciati da soli a combattere per affermare i principi della legalità”.
Sergio Leonardi |