Presentata dai cinque consiglieri comunali di minoranza Lo Votrico, Li Volsi, Composto, Giacobbe e La Giglia un’interrogazione tesa ad avere chiarimenti in merito alla “autorizzazione ed assegnazione area per la realizzazione del CCR”.
Il 13 maggio, attraverso una delibera della giunta comunale, è stata assegnata ed autorizzata l’area per la realizzazione del Centro Comunale di Raccolta.
La realizzazione del CCR diventa necessario per l’entrata a regime della raccolta differenziata, con conseguente abbattimento del costo di conferimento in discarica e la diminuzione dei costi sulle bollette Tari.
Con questa delibera è stata affidata all’Ati Multiecoplast srl e Gilma srl la realizzazione del CCR, cosi come da progetto già presentato all’Ufficio Tecnico e che prevede un onere finanziario pari ad 71mila euro a cui si devono aggiungere i costi di progettazione, la direzione lavori, gli oneri di allaccio ai servizi pubblici ed i costi di manutenzione per 7 anni. Inoltre nella stessa delibera è stato fissato un canone di locazione del sedime di 5000 euro, che verrà compensato con i maggiori oneri sostenuti dalla ditta rispetto alle somme offerte in sede di gara, fino al completo assorbimento di queste spese.
Alla scadenza dell’affidamento, il CCR rimarrà al Comune già realizzato e funzionante.
Con questa interrogazione i consiglieri chiedono di conoscere: il costo totale per la realizzazione del CCR comprensivi oltre dei 71mila euro anche dei costi di progettazione, della direzione lavori, gli oneri di allaccio ai servizi pubblici ed costi di manutenzione per 7 anni. La somma che il Comune dovrà rimborsare alla ditta alla fine dei 7 anni, visto che nella delibera di cui sopra tale valutazione viene rinviata alla scadenza. Cosa si intende con la clausola “è stato fissato un canone di locazione del sedime di Euro 5.000,00, che verrà compensato con i maggiori oneri sostenuti dalla Ditta rispetto alle somme offerte in sede di gara, fino al completo assorbimento di queste spese”. Come mai non si è proceduto a reperire le somme nell’attuale redigendo bilancio. Ed infine come mai, oltre al parere del III e IV Settore, non viene richiesto il parere del II settore Ufficio Finanziario dato che, tra 7 anni il Comune avrà lo stesso un costo che inciderà sulle casse comunali.
Sergio Leonardi |