Martedì 17 maggio, nella chiesa di Sant’Antonino, è stata presentato il restauro conservativo eseguito sulla seicentesca tela raffigurante Nostra Signora dei Raccomandati.
Il quadro risale al 1668, non se ne conosce l’autore e il committente, le dimensioni sono imponenti, quasi due metri di larghezza per tre di altezza, da tempo versava in un indecoroso stato di conservazione ed è stato recuperato grazie all’impegno ed alla perseveranza delle tre confraternite di Santa Croce.
Il restauro, è stato affidato alla ditta di Maria Luisa Castrovinci di Militello Rosmarino ed eseguito sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai BB. CC. AA. di Enna e l’opera è potuta rientrare presso la chiesa di Sant’Antonino.
Presenti all’evento un folto pubblico, i tre rappresentanti delle tre confraternite di Santa Croce, padre Santino Paternò per la curia vescovile di Nicosia.
Nel corso della presentazione sono state proiettate alcune immagini significative dell’intervento realizzato e sono stati portati a conoscenza gli esiti delle ricerche condotte sui personaggi raffigurati nel dipinto, a cominciare dal re bambino, Carlo II di Spagna (di appena otto anni nel 1668, come si legge appunto in un’iscrizione sotto al suo ritratto), figura storica travagliata da problemi di salute legati al fatto che era figlio di diretti consanguinei, com’era in uso nelle famiglie reali per ragioni dinastiche.
Giovanni D’Urso appassionato di storia locale ha inquadrato, con la precisione che lo contraddistingue, l’epoca storica, il XVII secolo, in Europa, in Italia ed a Nicosia, un periodo particolarmente florido quello nicosiano, soprattutto per il proliferare di artisti e botteghe con scultori e pittori, che con la loro opera hanno reso ricca di opere d’arte Nicosia, tra questi è ipotizzabile che vi sia l’autore del quadro che raffigura Nostra Signora dei Raccomandati, ma ad oggi non si hanno certezze in merito.
Sergio Leonardi |