Sono iniziate martedì pomeriggio i primi approcci tra le due anime del PD nicosiano.
L’area renziana a cui ha aderito il sindaco Luigi Bonelli ha incontrato il segretario del circolo PD di Nicosia, Antonello Catania, insieme ai tre consiglieri comunali di minoranza.
Un primo incontro interlocutorio per misurare le distanze ed in punti di contatto, ma attualmente non si giunti ad un accordo che possa far entrare in maggioranza i componenti del Partito Democratico presenti in consiglio.
La visita del sottosegretario Davide Faraone a Nicosia aveva di fatto misurato la distanza tra i due gruppi, l’assenza dei componenti del circolo PD al cinema Cannata non era passata inosservata. La visita del commissario Ernesto Carbone in provincia di Enna ha invece tentato di portare ad un avvicinamento dei renziani ennesi ai circoli del PD. I tesseramenti secondo il commissario Carbone dovranno avvenire rispettando lo statuto e con l’approvazione dei circoli PD locali, da questa affermazione nasce l’incontro tra i due gruppi.
All’incontro era presente anche il sindaco di Leonforte Francesco Sinatra, il cui percorso politico è molto simile a quello del sindaco Bonelli, eletto con l’appoggio di liste civiche, in contrapposizione al PD leonfortese, recentemente ha aderito al partito di Renzi ed ha allargato la sua maggioranza in consiglio comunale. Un esempio di accordo che non è stato seguito a Piazza Armerina e che ancora distante dall’essere raggiunto a Nicosia.
Nei mesi scorsi non sono mancati gli scontri tra i due leader locali, Bonelli e Catania ed anche in consiglio i tre rappresentanti del PD non hanno mai appoggiato le decisioni della maggioranza soprattutto in tema di tassazione. Il recente comunicato del PD locale del resto è molto critico nei confronti dell’amministrazione Bonelli e non sarà una semplice richiesta di tesseramento a sanare certe scelte non condivise dal PD nicosiano.
Anche nella maggioranza che appoggia l’attuale sindaco Bonelli ci sono dei malumori per questa possibile intesa, mentre ci sono consiglieri pronti ad ingoiare qualsiasi cosa venga proposta e a saltare a destra o a sinistra in base a come tira il vento, altri invece non sono pronti a condividere il loro percorso politico con gli “avversari” della campagna elettorale, per alcuni è anche un ostacolo ideologico provenendo da storie politiche nettamene diverse da quelle dell’attuale PD.
La preoccupazione più grande però e nelle scelte che in futuro verranno prese in consiglio comunale, la forte maggioranza di 13 consiglieri che appoggia l’attuale sindaco potrebbe allargarsi ai due consiglieri di Sicilia Democratica, ma potrebbe estendersi anche ai tre consiglieri del PD, magari anche con un’opposizione “morbida” che non contrasti troppo le scelte dell’amministrazione e che non dia troppi fastidi, lasciando di fatto i due consiglieri di Forza Italia, Giacobbe e La Giglia, soli all’opposizione.
Uno scenario desolante, l’opposizione nelle democrazie moderne è il sale e lo stimolo per un governo o per una amministrazione, un suo “azzeramento” rappresenta senz’altro un deficit democratico. L’idea di partito unico o della nazione da tempo accarezza gli esponenti politici nazionali, a quanto pare questo grande sogno si sta per avverare dalle nostre parti ed in tutto questo la popolazione viene utilizzata solo per ottenere consenso al momento delle elezioni, firmando cambiali in bianco che poi vengono utilizzate come meglio si crede |