Le ultime notizie che provengono dalla Regione Sicilia non sono certamente buone, i 15000 precari che speravano finalmente in una stabilizzazione per il momento non possono essere accontentati, sarebbero solo 1500 i posti disponibili in tutta la Sicilia ed è a rischio anche l’ennesima proroga dei contratti a tempo determinato a partire da gennaio 2017.
Non tira una buona aria nel comune di Nicosia dove i lavoratori precari sono una cinquantina, operanti da oltre 20 anni in tutti i settori degli uffici comunali, entrati in servizio nel 1994 due anni dopo vennero trasformati in Lavoratori Socialmente Utili (LSU), da quel momento hanno sempre sperato nella stabilizzazione promessa a più riprese, ma mai concretizzatasi realmente. Nonostante la firma di contratti di 24 ore settimanali a tempo determinato che dovevano portarli alla stabilizzazione entro tre anni, questo non è mai avvenuto e le proroghe illegittime si sono perpetuate fino ai nostri giorni.
I fondi per pagare questi lavoratori provengono dalla Regione ed è proprio questo ente che ha di fatto dato un taglio deciso scaricando sui comuni le responsabilità per la stabilizzazione.
Ovviamente il Comune di Nicosia non è in grado di stabilizzare tutti questi lavoratori e senza una proroga regionale rischiano il posto dal 1 gennaio 2017.
I lavoratori sono sul piede di guerra e denunciano la classe politica regionale di inadeguatezza ed inconcludenza, minacciano l’interruzione di servizi fondamentali dell’ente se non vi saranno risposte adeguate.
Sergio Leonardi |