Facile intuire l’umore dei protagonisti di Leonfortese e Gragnano dopo l’ultima partita di campionato disputata al Comunale di Leonforte e vinta dai padroni di casa per 3-2.
I campani venivano a Leonforte forti di una salvezza già conquistata e hanno giocato liberi da tensioni. I leonfortesi avevano l’obbligo di vincere e ci sono riusciti ma rimangono con l’ansia per l’attesa della decisione del Coni sui tre punti con lo Scordia che potrebbero dare ai biancoverdi la salvezza diretta, senza passare dai playout.
«Abbiamo cercato di onorare il campionato – dichiara Maurizio Coppola, tecnico del Gragnano – ma non ci sembrava il caso di fare guerra alla Leonfortese. Veniamo da una settimana di festeggiamenti e anche ieri sera in albergo ci siamo divertiti. Inoltre avevamo tre diffidati e abbiamo cercato di fargli evitare una squalifica per la prima giornata del prossimo campionato». Più che soddisfatto poi per l’andamento della stagione: «Il giudizio sul nostro campionato è più che positivo. Ad inizio stagione tutti gli addetti ai lavori ci davano per spacciati invece noi siamo stati bravi a salvarci e non siamo mai stati nella zona calda della classifica».
Per la Leonfortese a fine partita parla ancora il dirigente Carmelo Bonanno: «Il Gragnano è venuto qua a giocarsela, non si è chiuso dietro in difesa. Noi avevamo voglia di vincere e avendo trovato più spazi del solito ci siamo riusciti». Il pensiero va ovviamente alla decisione del Coni sui tre punti in palio con lo Scordia: «Il 24 ci sarà spero l’ultima decisione. Ad oggi, sul campo avremmo 43 punti a saremmo salvi». Sull’andamento della stagione, a chi gli chiede qual è la vera Leonfortese, se quella dell’andata o quella del ritorno, risponde: «Secondo me non c’è stata poi tutta questa differenza. Anche nel girone d’andata abbiamo fatto molte partite scialbe finite in pareggio. Semmai la differenza c’è stata a livello psicologico a causa dell’errata consapevolezza che la salvezza fosse già conquistata. Dopo la vittoria con la Reggina, in quella posizione in classifica, non puoi pensare che non vincerai più una partita. Ecco, questo è il nostro più grande rammarico, quello di non essere riusciti a trasformare in vittoria uno dei tanti pareggi casalinghi». Infine, su Cortese: «Sono convinto che anche con lui non sarebbe cambiato nulla».
Luca Di Leonforte |