Meno di un mese fa, il 25 gennaio, veniva inaugurato a Nicosia, l’Ecopunto, ovvero la bottega del baratto che aiuta la raccolta differenziata dei rifiuti. Molti cittadini nicosiani, invogliati anche dal sistema a punti hanno cominciato a portare nel punto sito in via Nazionale cartone, carta, plastica ed alluminio. L’enorme quantità di rifiuti differenziati accumulati in questi giorni però non è stata supportata dalla raccolta da parte dell’ente che gestisce la raccolta dei rifiuti ovvero l’ATO EnnaEuno, società in liquidazione.
L’Ecopunto di Nicosia che fa capo alla società Liberambiente ha sottoscritto nei mesi scorsi una convenzione con il comune di Nicosia per il servizio di raccolta differenziata. La nascita della nuova ARO di Nicosia faceva sperare che fosse il comune, in tempi brevi, ad occupasi del ritiro anche dei rifiuti differenziati, così non è avvenuto. Nonostante il piano ambientale sia stato approvato dall’assessorato regionale, il comune di Nicosia non si occupa ancora direttamente della raccolta dei rifiuti, la gestione delle ATO in tutta la Sicilia è stata prorogata fino al 30 aprile 2014.
Fino a quella data i comuni facenti parte delle SRR dovranno presentare un piano ambientale presso l’assessorato regionale all’energia, ad oggi però, nella sola provincia di Enna, solo Nicosia e Barrafranca hanno presentato questa documentazione. I problemi però non sono finiti, occorre indire il bando di gara, tramite l’UREGA (ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici) per assegnare la gestione della raccolta ad una ditta esterna che si impegni a mantenere anche gli attuali livelli occupazionali.
Nelle settimane scorse ed anche al momento dell’inaugurazione dell’Ecopunto il sindaco di Nicosia, dott. Sergio Malfitano, aveva promesso di affidare momentaneamente la gestione della raccolta ad una ditta esterna che aveva individuato, ma questo non era possibile, solo un’emergenza sanitaria giustificherebbe l’assegnazione del servizio ad una ditta senza la necessaria gara d’appalto.
A farne le spese i tre giovani imprenditori che si vedono costretti a sospendere l’attività dell’Ecopunto in attesa di una soluzione del problema, il comune, che ha stipulato la convenzione, dovrebbe affidare ad una ditta il ritiro della sola differenziata, il tutto carico delle casse comunali e considerando i tempi di ristrettezze economiche questo non appare fattibile nell’immediato, la strada perseguibile, al momento, è quella di attendere che l’ARO di Nicosia diventi operativa al 100%, ma considerando le difficoltà riscontrate questo dovrebbe avvenire non prima del 30 aprile, nel frattempo chi ha investito tempo e denaro in un’attività rischia di rimetterci tanti soldi.
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