Il litigioso consiglio comunale per mancanza del numero legale ha fatto saltare la discussione di due punti posti all’ordine del giorno nel consiglio comunale del 13 febbraio, ritenuti, da molta parte della cittadinanza, fondamentali.
La revoca delle bollette TIA 2007 emesse in maniera illegittima da dall’ATO EnnaEuno, società in liquidazione, in questi giorni sono un punto focale per diverse amministrazioni e consigli comunali della provincia. Il punto proposto dal Movimento per la Difesa dei Territori è stato totalmente disatteso, come se fosse un problema di secondo piano trattabile in un altro consiglio comunale. Evidentemente le tasche dei cittadini nicosiani non stanno a cuore ad una parte dei consiglieri comunali che preferiscono assentarsi e non partecipare, proponendo e discutendo su una questione che coinvolge la cittadinanza.
Lo stesso punto che riguardava la potabilità dell’acqua meritava una seria discussione soprattutto sul ruolo dell’ente gestore Acqua Enna ritenuto il vero responsabile di questa situazione. Una relazione sui fatti sarebbe stata opportuna e quanto mai utile per le molte domande che si pongono oggi i cittadini nicosiani sulla gestione di un bene pubblico di vitale importanza.
Il consiglio comunale sembra molto il parlamento nazionale, lontano dai problemi reali, si sta avvitando su stesso intorno a situazioni secondarie e di nessuna importanza, pochissimi protagonisti della vita politica nicosiana si rendono conto della situazione che Nicosia sta vivendo e dei drammi umani di molte persone. Un tasso di mediocrità politica molto alto.
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