Si è svolto a Palermo l’atteso incontro tra l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi, il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, il vice sindaco Annamaria Gemmellaro ed il direttore sanitario dell’ospedale Basilotta Salvatore Madonia.
A fine marzo una donna era stata trasferita in gravi condizioni dal Basilotta all’Umberto I di Enna con l’elisoccorso per essere operata dopo le complicazioni sorte a seguito di un parto cesareo. La giovane mamma era stata salvata, ma a seguito di questi fatti si era aperta un’inchiesta finita sul tavolo dell’assessore regionale.
E’ ferma volontà dell’on. Gucciardi mantenere il punto nascita di Nicosia, a patto che venga nominato un primario ed il reparto subisca una riorganizzazione del personale medico.
Il caso attualmente è al vaglio della commissione regionale che sta valutando i punti nascita siciliani, secondo il ministero della salute saranno salvati solo coloro che passeranno la deroga di questa commissione.
Quello dell’assessore Gucciardi sembra un vero e proprio ultimatum, se non si procederà immediatamente a quanto prescritto il punto nascita rischia una sospensione delle sue attività e questo certamente non gioverebbe in sede di valutazione da parte della commissione regionale.
Certo rimane sempre da chiedersi a chi gioverebbe questa chiusura, certamente a chi si vedrebbe di colpo rimpinguare il numero di parti nella propria struttura salvandosi da un’eventuale e probabile innalzamento del numero minimo di nascite, ma queste sono solo pensieri ed illazioni.
Rimane il fatto che la struttura di Nicosia deve mettersi per l’ennesima volta in regola se non vuole rischiare, gli occhi sono puntati sul punto nascita e non bisogna abbassare la guardia.
Sergio Leonardi |