Nella serata di giovedì 24 marzo, gli uomini del Commissariato di P.S. di Leonforte, diretti dal Commissario Capo dott. Alessio Puglisi, hanno eseguito due fermi si tratta del 32enne Gaetano Di Marco, nato a Palermo, ma residente a Leonforte, con precedenti di polizia per condanne per furto aggravato, minacce, ingiurie e violazione di domicilio ed il 23enne Gianluca Leanza nato a Leonforte, ma residente a Gagliano, incensurato.
I due uomini sono accusati di essere gli esecutori materiali della rapina aggravata perpetrata mercoledì in casa di un’anziana ad Assoro, in concorso con Giuseppe Di Marco, già arrestato in flagranza di reato perché individuato come il conducente dell’autovettura servita ai malviventi per compiere la rapina. I due arrestati con il pretesto di consegnare delle immaginette sacre in occasione delle festività pasquali, si erano introdotti in casa della vittima e dopo averla colpita con calci e pugni le avevano strappato la collana d’oro che l’anziana indossava, per poi allontanarsi spaventati dalla sua veemente reazione.
Gli investigatori hanno dapprima individuato gli autori della rapina, sia grazie alle immagini dei circuiti di videosorveglianza di un esercizio commerciale e di una banca, installate nei pressi dell’abitazione della vittima, sia grazie alle risultanze emerse dalle testimonianze e dall’attenta analisi dei tabulati telefonici degli indagati. E’stata inoltre rinvenuta la collana, manifestamente rotta a causa dello “strappo” violento, che era già stata ceduta dai malviventi a terze persone e che la vittima riconosceva inequivocabilmente come quella strappatale dal collo il giorno della rapina.
Gli uomini del Commissariato, nel corso dell’attività d’indagine volta a ricercare il corpo del reato, appuravano, inoltre, che i due malviventi, unitamente a Giuseppe Di Marco, si erano resi responsabili di un’altra rapina consumata a Leonforte qualche ora dopo quella di Assoro, nel corso della quale un’anziana signora, colta dai malviventi nell’atto di rientrare in casa, era stata spinta, immobilizzata e privata della borsa.
Dall’analisi dei tabulati in uso agli odierni indagati e dalla visione delle immagin del circuito di videosorveglianza della banca di Assoro si poteva appurare, inoltre, come i malviventi venivano avvisati da soggetti a loro vicini, su cui sono tutt’ora in corso accertamenti, della massiccia presenza della polizia ad Assoro a causa della prima rapina dagli stessi perpetrata e ritenevano di poter agire indisturbati nel comune di Leonforte.
Le indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Leonforte senza soluzione di continuità hanno permesso di acquisire, quindi, univoci e concordanti indizi di reità a carico del Di Marco e del Leanza in ordine alle due rapine citate.
Dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero, Leanza e Di Marcovenivano condotti presso la casa circondariale di Enna. |