Torna ad essere rappresentata dopo 165 anni “La Casazza” di Nicosia, in circa due mesi un’imponente macchina organizzativa ha messo in piedi tre delle 35 scene previste dal copione originale scritto dal canonico Santo De Luca nel 1810 e ripresa ai giorni nostri da Giovanni D’Urso e Salvatore Lo Pinzino nel libro “La Casazza di Nicosia”.
Uno sforzo ed un impegno ben ripagato dal successo riscontrato dal migliaio di visitatori che nel primo giorno hanno affollato le tre scene rappresentate.
Dopo l’inaugurazione curata dall’amministrazione comunale con in testa il sindaco Luigi Bonelli e l’assessore Ivan Bonomo insieme al vescovo della diocesi di Nicosia mons. Salvatore Muratore, si è iniziato il cammino verso le scene attraversando una porta che proietta il visitatori nella Gerusalemme di 2000 anni fa.
La prima scena rappresentata dagli attori è “L’ingresso di Gesù a Gerusalemme”, la cura nei particolari è stata maniacale, con la ricostruzione in piazza Caprini di un mercato, ottime le scenografie e le luci, numerosi i figuranti che completano la scena, la coreografia ha previsto anche un balletto, la scena si conclude con l’ingresso di Gesù a dorso di un asino accolto dai festanti abitanti di Gerusalemme.
La seconda scena è stata realizzata di fronte ai ruderi dell’ex convento di Santa Domenica, dove è stato ricostruito il Sinedrio, l’ottima fattura dei costumi di guardie e farisei è quello che spicca a prima vista. La scena rappresentata è quella del “Tradimento di Giuda”, al centro della scena giudici, scribi e farisei con il contorno di soldati fanno rivivere perfettamente il passo del vangelo.
L’ultima scena nella chiesa di San Biagio rappresenta “L’ultima cena”, nel sagrato prima dell’ingresso sono state allestite delle scene di vita giornaliera dell’epoca, con artigiani e donne occupati in diversi lavori. All’interno della chiesa di San Biagio lo scenario tra gli stucchi è suggestivo, si inizia con il rito della cena della Pasqua ebraica, la lavata dei piedi di Gesù a tutti i suoi Apostoli, l’istituzione dell’Eucaristia con l’offerta del pane e del vino da parte di Gesù agli Apostoli come simbolo di offerta del proprio corpo e sangue. Una scena che ha commosso quanti hanno assistito a quest’ultima rappresentazione.
L’evento della Casazza può dirsi pienamente riuscito, nonostante il poco tempo a disposizione quanto messo in piedi dall’organizzazione composta dall’amministrazione comunale, dall’Ecomuseo Petra d’Asgotto, Federcasalinghe, Mani d’Artiste, MDT, Moica e Pro Loco di Nicosia ha soddisfatto le aspettative.
Ottime le scenografie, le luci, l’audio, l’organizzazione logistica, i costumi e la recitazione delle compagnie teatrali Briciole d’Arte, Filodrammatica Girasole, Laboratorio Teatrale Santa Maria Maggiore e Gli Amici del Teatro.
Lo sforzo e l’organizzazione è ora proiettata verso la prossima edizione e ci si aspetta un altro spettacolo all’altezza di questa edizione.
Sergio Leonardi |