Si è tenuta a Nicosia, presso l’aula consiliare del Palazzo di città, nel pomeriggio del 18 marzo, un’assemblea aperta alla cittadinanza per affrontare insieme i temi di acqua e rifiuti. Si è trattato di uno degli incontri che in questo periodo sono stati organizzati da Assoconsumatori in diversi comuni della ex provincia di Enna.
Hanno partecipato il Delegato provinciale di Assoconsumatori, Pippo Bruno, e gli avvocati Ilaria Di Simone e Francesca Denaro. In rappresentanza del comune di Nicosia, è intervenuta la dott.ssa Annarita Consentino, presidente del consiglio comunale, mentre il sindaco, dott. Luigi Bonelli, dopo un saluto iniziale è dovuto andare via per precedente impegno assunto. Presenti anche alcuni consiglieri comunali, tra i quali Luciana Spedale che già da tempo si è mostrata vicina alla tematica. In aula tra il pubblico anche una delegazione del Meet Up Nicosia Cinque Stelle.
Durante l’assemblea del 18 marzo, l’avvocato Denaro ha parlato ai presenti di “partite pregresse”. “Se fossero, come si dice, <<conguagli>> ” - secondo l’avvocato - “risulterebbe errato calcolarli moltiplicando un coefficiente per i consumi attuali, come avviene nella fatturazione, perchè si dovrebbero calcolare, invece, in relazione ai consumi del tempo”. “Inoltre, in molti comuni, quali Enna e Villarosa, AcquaEnna è subentrata solo a fine 2006, mentre la richiesta di pagamento dei conguagli sarebbe relativa anche ad un periodo precedente alla propria fatturazione”.
Secondo l’avvocato, la questione deriva dalla natura stessa di AcquaEnna, che è una società consortile per azioni, con obbligo di pareggio di bilancio, la quale non è riuscita nei primi tempi a pareggiare perdite e ricavi, per tutta una serie di cause di certo non imputabili agli utenti. “In questo quadro si pervenne all’accordo bonario tra ATO Idrico e AcquaEnna, con il quale, dopo reciproche concessioni, AcquaEnna ha rinunziato a fare causa all’ATO Idrico per gli errori nell’aggiudicazione della gara in cambio di un riconoscimento di 22 milioni di euro. Prima con una delibera dei sindaci del 25 gennaio 2012 e poi con una determina del Commissario Straordinario del dicembre 2013, si decideva quindi di attribuire questi 22 milioni di euro ai cittadini in bolletta, spalmandoli dal 2014 al 2024, in modo da presentarli sotto forma di piccoli importi, forse sperando che il cittadino distratto pagasse senza accorgersi della somma in più. Invece, il Giudice di Pace di Enna ha deciso che comunque vengano chiamate, partite pregresse o conguagli, sono illegittime, non si possono chiedere ai cittadini.”
Assoconsumatori propone dunque un’azione legale collettiva per ottenere i rimborsi dei depositi cauzionali e delle partite pregresse. Lunedi 21, l’associazione incontrerà il Commissario della Provincia, nonché Commissario dell’ATO Idrico, per chiedere la sospensione della fatturazione delle partite pregresse onde evitare il contenzioso.
Dopo l’intervento di Pippo Bruno e dell’avvocato Denaro, si è dato anche modo ai cittadini presenti di porre delle domande sulle tematiche affrontate agli avvocati, che con semplicità hanno esaurientemente risposto.
Inoltre, è stato distribuito ai presenti un modello che consente di aderire attivamente alle diverse attività che da oggi in avanti continueranno ad essere proposte dall’associazione.
Maria Teresa La Via |